Piu del 40 % dei sindaci della Lunigiana – Egidio Pedrini (Zeri), Lucia Baracchini ( Pontremoli), Filippo Bellesi ( Villafranca Lunigiana), Matteo Mastrini ( Tresana), Riccardo Ballerini (Casola) e Silvia Magnani (Aulla), di diverso schieramento politico, scrivono ai Consiglieri regionali della Regione Toscana che martedì voteranno una risoluzione sulle fusioni obbligatorie.
“Non si tratta più di essere favorevoli o contrari alle fusioni, di appartenere ad un partito piuttosto che ad un altro o di sposare una linea politica al contrario di un altra. Si tratta piuttosto di avere voce in capitolo sui destini del proprio comune e della propria comunità e di essere parte integrante e fattiva all’interno del dibattito politico regionale in tema di riassetto istituzionale”.
Il PD regionale toscano dovrebbe cambiare idea: “Qualora dovesse essere deliberata la risoluzione nel Consiglio Regionale di martedì prossimo si aprirebbe il campo alle fusioni obbligatorie o comunque non democraticamente scelte dalle comunità che dovrebbero invece subirle”.
I Comuni, ultimi baluardo di democrazia e di libertà, in cui la popolazione partecipa massicciamente al voto e alle scelte, rischiano di essere baipassati: “Chiediamo ai Consiglieri regionali di ascoltare il nostro appello e di trasformare le buone intenzioni in azioni per e non contro il territorio”