Rabbia e malcontento regnano in questi ultimi periodi tra i dipendenti della CTT Nord che, a causa della costante carenza di personale e le conseguenti modificazioni contrattuali, si sono affidati ancora una volta ai sindacati locali per presentare i disagi scaturiti dalle sopracitate mancanze. A farsi portavoce delle necessità lavorative dei membri dello staff aziendale c’hanno pensato Leonardo Fazzi (FILT-CGIL), Luca Mannini (FIT-CISL), Alberto Nardini (UIL-Trasporti) e Claudio Corazzino (FAISA- CISAL) che hanno dichiarato: “ Le costanti lamentele dovute alla carenza di personale hanno fatto si che solamente tre contratti part-time si siano trasformati in full-time fino al 31 gennaio, ma questo non è assolutamente sufficiente per coprire una tale mancanza di forza lavoro, considerato che a breve vi saranno anche diversi pensionamenti. Abbiamo avuto già molteplici incontri con i nostri responsabili aziendali- proseguono i rappresentanti sindacali- ma ad oggi non vi è alcuna intenzione di voler assumere nuovi dipendenti, cosa che comporta difficoltà nel concedere ferie ed un notevole carico di straordinari atti a sopperire tali lacune lavorative. Una metodologia che si protrae da alcuni anni, ma che non ci piace affatto è la precarietà della concessione dei permessi feriali che viene matematicamente liquidata con la risposta “al momento non è possibile, consultare il servizio del giorno prima”, atto che costringe i dipendenti a non avere sicurezze sulla possibilità di poter usufruire del giorno libero richiesto. In vista di ciò abbiamo provato a fare un un’ulteriore proposta che prevedeva di stipulare nuovi accordi a tempo determinato anziché indeterminato proprio per andare incontro alle esigenze dell’azienda, affinché non contraesse vincoli in previsioni di tagli derivanti dalla gara di appalto, ma ci è stato detto che non vi sarà un’incremento di personale neppure adottando le suddette condizioni.
Le nostre proteste sono volte a voler evitare situazioni spiacevoli come quelle createsi negli anni scorsi dove, nei mesi di Febbraio o Marzo, il pool dirigenziale, visti i notevoli accumuli di giorni feriali, decise senza preavviso di farli “smaltire” ad ogni dipendente.
Le problematiche derivate dall’assenza di un adeguato supporto lavorativo non riguardano solo la mancata concessione dei giorni feriali, ma negativamente anche il numero degli addetti che si possono distaccare alla verifica dei titoli di viaggio.
La scorsa estate, infatti, sono state fatte poche verifiche che hanno generato il cosiddetto effetto del “cane che si morde la coda” dato da un netto calo degli incassi relativi alla vendita dei biglietti ed un costante aumento della disoccupazione giovanile nella nostra zona”.