Da 137 anni custodiscono la memoria di chi unì e fece l’Italia liberandola dallo straniero: sono i membri dell’Istituto nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon (INGORTP) che , impeccabili nei loro mantelli, montano la guardia al Pantheon, ad Alessandria d’Egitto e ad Altacomba, dove sono sepolti i quattro sovrani italiani con le loro consorti. L’Istituto ha una rappresentanza anche nella nostra Provincia, e QuotidianoApuano-ilsitodimassacarrara ha deciso di parlare con il suo delegato, il Dr. Umberto Barzaghi, per saperne d più.
-Che cosa sono le Guardie d’Onore?
-L’ Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon è un sodalizio di origine risorgimentale a carattere combattentistico fondato il 18 gennaio 1878,nove giorni dopo la morte del Re Vittorio Emanuele II. Padre della Patria, ad opera di Ufficiali reduci dalle campagne risorgimentali. La sede è quella attuale di via della Minerva 20 a Roma. Ne è stato Membro e Vicepresidente Giuseppe Garibaldi.Eretto in Ente Morale con R.Decreto 1 Settembre 1911 n.1047,è attualmente sottoposto alla vigilanza amministrativa del Ministero della Difesa ai sensi del DPR del 27 Febbraio 1990 analogamente alle altre Associazioni d’Arma. Si tratta di una Associazione Apolitica e Apartitica.
-E che cosa vuol dire esser una guardia d’Onore? Cosa spinge un uomo o un adonna ad entrare nell’Istituto?
-Significa tutelare la memoria storica del Risorgimento e quindi dell’Unità d’Italia ricordando la Dinastia Sabauda che l’ha realizzata attraverso le Guerre d’Indipendenza e il sacrificio di tanti nostri Avi che hanno per quell’ideale sacrificato la vita. Personalmente il mio Bisnonno ha partecipato alla sanguinosa battaglia di S.Martin o e Solferino,durante il corso della 2 Guerra di In dipendenza (1859), perdendo il braccio destro e venendo decorato sul campo di Medaglia d’Argento al Valor Militare. Credo che un uomo o una donna siano spinti ad entrare nel sodalizio soprattutto per coltivare gli ideali di Patria, di Amicizia e Famiglia indipendentemente da qualsiasi idea politica.
-Quante guardie ci sono nella nostra Provincia?
-Al momento 30
-La nostra è una zona cosiddetta “rossa” e nella quale fu eretto, tra l’altro, un cippo a Gaetano Bresci. I nostri conterranei cosa le rispondono quando lei dice di far parte dell’INGORTP?
-Non ho mai avuto alcuna discussione anche perchè reputo i nostri concittadini persone che rispettino le idee di tutti indipendentemente dalla politica che del resto non entra nell’Istituto.
-Cosa deve fare e a chi deve rivolgersi chi vuole entrare nell’Istituto?
-Deve rivolgersi al Delegato della Provincia cui appartiene presentando domanda, due foto, un breve curriculum vitae e un versamento sul cc dell’Istituto per la Quota di ammissione.
-Custodendo le salme di chi fece l’Italia voi custodite, in un certo senso, anche la memoria risorgimentale, oggi tuttavia al centro di non pochi dibattiti miranti a screditarne il significato. Cosa ne pensa di questo fenomeno? E che cosa si sentirebbe di dire ai giovani riguardo al Risorgimento?
-Direi ai giovani di coltivare il ricordo del Risorgimento e della Dinastia di Casa Savoia che ha portato all’unificazione del nostro Paese e di ricordare i caduti, nostri Avi, che hanno sacrificato la giovane vita affinchè la Nostra Patria fosse liberata dallo straniero invasore per concederci la Libertà dopo tanti secoli di oppressione.
Nela foto: Umberto Barzaghi