Quarta tappa del nostro ciclo di interviste ai commercianti apuani su crisi e ripresa. Questa volta abbiamo parlato con il massese Gabriele Antola della galleria d’arte “Cornici Badiali – Grafica Contemporanea”.
-Anche a lei la consueta domanda: come vanno le cose? C’è questa ripresa?
-E’ dura, molto dura per noi commercianti della zona. C’è poco denaro in giro e la situazione si complica ulteriormente per chi, come me , vende quadri e cornici, ovvero beni non di prima necessità
-Il suo è un settore d’ “elite”, generalmente frequentato da una clientela che può spendere. La crisi ha reso meno benestanti anche i benestanti?
-Si. Tanti che prima avevano la passione per i quadri, pur mantenendola, è difficile comprino oggi il pezzo che costa un po’ di più come invece facevano una volta.
-Le capita che qualcuno cerchi di vendere i quadri che ha in casa?
-Più che altro succede in alte zone più ricettive, come ad esempio Pietrasanta, Firenze, Pisa, ecc. Io, poi sono specializzato in autori particolari
-La diminuzione dei guadagni è un problema solo suo oppure dei mercanti d’arte apuani in generale?
-Da quello che sento siamo un po’ tutti penalizzati perché , come ripeto, non vendiamo beni di prima necessità. Non per niente qui a Massa siamo rimasti soltanto in due a vendere quadri.
-E l’amministrazione locale? Vi aiuta o potrebbe fare di più?
-E’ difficile possa fare qualcosa. Il problema parte dall’alto, dal nazionale. Ogni giorno c’è una nuova tassa, una nuova bolletta. L’aumento dell’IVA, poi, è l’ostacolo maggiore.
-Prospettive per il futuro?
-Spero di continuare perché è un mestiere che mi piace. Cerco di fare del mio meglio, provando ad esempio supportare e lanciare nuovi autori.