In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne Quotidiano Apuano ha deciso di raccogliere le dichiarazioni rilasciate da alcuni politici locali, in merito a tale tematica, per dimostrare che il rispetto ed il valore della figura femminile va al di là di ogni ideologia partitica.
Elena Mosti (SEL): “Ho la fortuna di essere circondata da uomini (padre, cugini e amici ) che mi supportano e supportano. Che mi guardano le spalle, ma che soprattutto mi rispettano. Grazie anche a loro il mio essere donna è pieno di dignità e senso. Mi auguro una realtà dove non ci sia bisogno di queste ricorrenze, e spero che le donne siano presto liberate dalla violenza fisica e psicologica che purtroppo ancora oggi impera in modo più o meno manifesto. E come dice Oriana “essere donna è così affascinante…”, sono fiera e orgogliosa di esserlo, nella consapevolezza della mia diversità che è solo un altro aspetto da ciò che mi rende pari ad un uomo, anche lui persona come me”.
Andrea Cella (Lega Nord): “Una giornata non basta certamente a ribadire che ogni violenza è da condannare, ancor di più verso chi tiene in grembo l’intero genere umano. Purtroppo vi sono ad oggi molteplici culture e religioni che tengono volutamente la donna in stato di asservimento all’uomo, e trovo assurdo che giustifichino la violenza verso di loro in nome di una volontà divina. La nostra cultura, attraverso errori e faticose conquiste, è arrivata a scremare disuguaglianze assurde tra i sessi, per questo dobbiamo preservarla e difenderla dalle culture che non hanno ancora ottenuto tali conquiste”.
Emanuela Busetto (FdI): ” Rendere omaggio e cordoglio alle vittime di genere non ha colore politico ne bandiera. Il 25 novembre si celebra la Giornata mondiale per l’eliminazioni della violenza contro le donne. Le nazioni unite hanno istituito tale data in ricorrenza di un episodio che risale a più di 50 fa e sempre attuale. Ancora oggi è difficile abbattere le barriere di un male che affligge molte donne nel mondo: la violenza e il sopruso. Atroci e barbari rituali vengono praticati per abusare del corpo delle donne come la mutilazione dei genitali, il matrimoni contratti fin dalla tenera età, la lapidazione, l’utilizzo dell’acido e del fuoco come strumenti atti far tacere ogni tipo di libertà, di parola e di espressione. Ma la violenza di genere si consuma spesso anche fra le mura domestiche con donne che tacciono per salvaguardare i figli o perché schiave di una relazione sbagliata e malata. ma sempre loro sono le vittime innocenti di una società che preferisce non vedere piuttosto che denunciare. Spesso lo stesso ambiente di lavoro si trasforma nell’incubo peggiore per chi tenta di affermarsi ed avere una carriera. Quest’oggi il mio pensiero però va essenzialmente alle donne curde che con forza lottano e combattono per la libertà del loro Paese. La loro è battaglia più forte di ogni paura e timore. Concludo la mia riflessione lanciando un appello vorrei lanciarlo a chi, come me, è mamma ovvero insegniamo ai nostri figli maschi il rispetto, la tolleranza e la protezione che devono al gentil sesso ed al contempo alle nostre figlie femmine il coraggio di allontanarsi dal male perché non è amore ciò che viene macchiato dalla perversione e dalla violenza”.
Giacomo Bugliani (PD): “Quella di oggi è una giornata importante e un’occasione importante che ci deve far riflettere su un tema purtroppo sempre attuale. Anche il Consiglio Regionale della Toscana oggi ha celebrato questa data, sia attraverso gli interventi di alcune consigliere regionali, sia attraverso alcuni segni esteriori. In giorni come questi dobbiamo più che mai diventare consapevoli che il rispetto è il nostro più grande strumento di civiltà”.
L’immagine di copertina è una gentile concessione di Elena Mosti alla quale appartengono tutti i diritti ed i contenuti ad essa associati.