Il 25 aprile ricorre il 130° anniversario dell’inaugurazione del Teatro Guglielmi. Progettato dall’architetto Vincenzo Micheli, è dal lontano 1877 che si posero le basi per la sua edificazione perché quello esistente, costruito sul finire del secolo XVII nel Palazzo Ducale come teatro di corte, era insufficiente a soddisfare le esigenze cittadine. L’elezione di Massa a capoluogo di provincia aveva infatti intensificato la vita culturale e sociale della città e la costruzione dunque fu motivata “per i bisogni e il decoro che la città, assunta a capoluogo di provincia, deve avere rispetto ai centri vicini e per la divulgazione di una cultura aggiornata ai tempi” . Per il giorno dell’inaugurazione fu scelta l’opera “La Maria di Rohan” di Gaetano Donizetti. E fu un successo memorabile per tutte le undici repliche in cartellone. Altre opere, con pari successo, furono rappresentate negli anni a venire e questo, con alterne vicende, sino al 20 novembre 1980 con “La Lanterna di Diogene” del nostro Pier Alessandro Guglielmi. Da allora, per l’opera, il sipario non si è più alzato. Sarebbe ora invece che l’Amministrazione prendesse in seria considerazione la possibilità di rappresentare nuovamente alcune opere, magari coinvolgendo Compagnie di cui è parte quel valente attore de “Cà nostra” che è il basso Giorgio Giuseppini. A Massa, per dirla con “L’amico Fritz” : “….tutto tace eppur tutto al cor mi parla…..ed infine questa pace fuor di qui ove trovarla ?….”
Franco Frediani