“Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza ad Evaristo Alberti, pastore di Forno, il cui gregge ha subito di recente un ennesimo attacco da parte del lupo”. E’ questo il messaggio del Consigliere Provinciale e Comunale Antonio Cofrancesco, alla notizia degli ulteriori danni economici patiti dai pastori delle nostre montagne.
“Purtroppo – continua il consigliere Cofrancesco – questi continui attacchi da parte dei predatori ai greggi autoctoni dei pochissimi pastori rimasti, andranno sempre più ad aumentare nel tempo, per la mancanza della presenza dell’uomo in quei territori boschivi, là dove, prima della nuova perimetrazione del Parco Regionale delle Alpi Apuane, era possibile invece esercitare anche la caccia.
L’esercizio dell’attività venatoria in questi territori, oltre ad essere un modo per socializzare e rendere attuali antiche tradizioni, è anche una forma di presidio del territorio boschivo e montano attraverso l’uso della sentieristica che viene tenuta in vita grazie al contributo dei tanti cacciatori che, animati da questa passione primordiale, si attivano in tal senso, prevenendo – in taluni casi – anche rischi correlati a frane e smottamenti, conseguenti all’irregolare deflusso delle acque piovane.
E’ da diversi mesi che, le Amministrazioni Provinciale e Comunale, raccogliendo le doglianze delle Federazioni dei cacciatori, hanno rappresentato l’incongruenza dei nuovi confini del Parco, che creano evidenti disagi alla collettività, con particolare riguardo agli appassionati dell’attività venatoria ed amanti delle tradizioni, della vita rurale all’aria aperta sulle nostre montagne e nei nostri boschi, ai residenti delle frazioni a monte, dal momento che i nuovi confini vietano l’esercizio di tale attività in territori che, per tradizione e cultura, erano particolarmente vocati a tale scopo.
La nuova cartografia dell’Area Parco, se per altri Comuni limitrofi potrebbe considerarsi favorevole perché – in termini pratici – ha ampliato le zone cacciabili, per il nostro Comune ha precluso, specie nelle zone dell’alta Valle del Frigido (frazioni di Forno, Guadine, Gronda, Redicesi, Resceto), ogni tipo di attività, con ripercussioni negative non solo per le popolazioni di quel comprensorio, ma anche per l’intera collettività.
Proprio in virtù delle argomentazioni fornite, è indubbio che, l’attuale cartografia dei confini del Parco debba essere rivisitata e riportata allo status quo ante, consideratane l’illogicità della stessa e la confliggenza degli interessi della collettività. Cio’, in analogia a quanto accaduto per altri Comuni della Lucchesia che, grazie all’interessamento delle rispettive Amministrazioni Comunali, hanno ottenuto dalla Regione Toscana una moratoria del Piano Stralcio per il Parco delle Apuane.
Al riguardo, ed a solo titolo informativo, si cita l’esempio dei Comuni di Pescaglia, Borgo a Mozzano e Piazza al Serchio della provincia di LUCCA, che, grazie alla L. R. n° 56 del 06/10/2017 pubblicata sulla serie 3^ – G.U. del 28/04/2018, hanno ottenuto la sospensione degli effetti del piano stralcio, con ripristino dei confini preesistenti.
Mi faro’ portavoce con gli organi preposti affinchè si contemperino tutte le esigenze: i boschi, le nostre montagne dovranno essere più vissute, ed i pastori dovranno avere il giusto sostegno delle istituzioni.”
Consigliere Provinciale
Antonio Cofrancesco