Nella giornata di ieri si sono svolte a Fivizzano le celebrazioni provinciali per il settantesimo anniversario della Festa della Liberazione. La cerimonia si è aperta con un corteo che ha accompagnato il sindaco Grassi e le altre istituzioni presenti, tra le quali il Vice Prefetto Dott.ssa Roberta Carpanese, a deporre alcune corone d’alloro sui monumenti commemorativi all’interno del paese. Allietata dalla presenza della filarmonica S. Cecilia di Moncigoli, la popolazione ha presenziato all’evento con uno spirito di profonda commozione che è perdurato anche successivamente nella sala consigliare, dove si è svolta una breve conferenza in ricordo dei tragici fatti che hanno stravolto l’Italia nel periodo della Resistenza all’occupazione delle forze armate tedesche. Il convegno è stato mediato da Francesco Leonardi, responsabile dell’ufficio turistico fivizzanese, che ha presentato uno per volta i relatori intervenuti nel corso della giornata. Il compito di rompere il ghiaccio è andato al primo cittadino che ha voluto ringraziare tutti i presenti invitandoli ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della guerra e delle recenti tragedie avvenute in Nepal e nel Mediterraneo. In seguito è stata la volta di Cesare Leri, sindaco di Comano e presidente della Comunità Montana, che, visibilmente commosso, ha raccontato le testimonianze del ventennio e della guerra tramandategli dai suoi genitori, giovani in quel travagliato periodo della storia mondiale. Successivamente sono susseguiti gli interventi di Ugo Malatesta, vice presidente della provincia, degli studenti dell’Istituto Comprensivo Igino Cocchi di Licciana Nardi, che hanno realizzato una breve recita in memoria delle località Toscane segnate da sanguinosi eccidi, e di Giorgio Mori che ha condiviso l’emozionante esperienza della vita da partigiano nella Brigata “Ulivi”. A concludere la riunione, prima dell’inizio della funzione religiosa in suffragio dei caduti di tutte le guerre, è stato il consigliere regionale Loris Rossetti che ha commentato: “Quest’oggi sono qui con molta umiltà fra voi concittadini, amici e compagni grato della libertà che ci ha donato la Resistenza ed è per questo motivo che desidero ringraziare il sindaco Paolo Grassi, che mi ha concesso l’opportunità di poter commemorare nella mia terra una giornata così particolare ed importante per noi italiani. Ogni venticinque Aprile dobbiamo assumerci il compito di tramandare i fatti che hanno sconvolto il nostro amato paese negli anni della guerra e della lotta contro l’invasione tedesca, per far si che i giovani non dimentichino ciò che è stato affinché non siano mai più commesse simili atrocità in futuro“.