E’ di alcuni giorni fa la richiesta di chiarimenti depositata dalla lista civica Cambiamo Adesso negli uffici della Provincia, rispetto alla realizzazione in loc. Pian Molino, frazione fivizzanese compresa tra i paesi di Gragnola e Monzone, di una centrale idroelettrica. Nella missiva i consiglieri Alessandro Domenichelli, Giovanna Gia e Matteo Pinelli chiedono all’ente provinciale di rivedere i termini relativi alla concessione della compatibilità ambientale rispetto al territorio utilizzato come futura sede dell’impianto. Il trio di attivi rappresentanti della minoranza fivizzanese chiarisce di non essere a sfavore della realizzazione di una struttura dispensante energia idroelettrica, ma ribadisce fermamente la non idoneità del luogo stesso. “Sono numerosi e complessi- dichiarano i consiglieri- i motivi a sostegno della nostra presa di posizione e per questo li abbiamo messi nero su bianco nel nostro sito internet www.cambiamoadesso.it. Riteniamo che tutta l’opera in progetto abbia la potenzialità di cambiare l’assetto idraulico e morfologico del torrente, aumentandone la pericolosità idraulica sia a monte che a valle dell’opera di presa. Inoltre siamo preoccupati per quantità di acqua che potrà essere prelevata, considerando che, nei mesi di maggior portata, sarà oltre il 70% dell’afflusso idrico disponibile. Senza dimenticare che, nel torrente Lucido, sono presenti popolazioni di specie ittiche ad alto valore conservazionistico come il barbo e il vairone oltre alla famosa popolazione dell’anguilla, perciò la possibilità di risalita e discesa del torrente dei pesci e la mortalità direttamente causata ai giovani avanotti dalla presenza della turbina dovrebbe essere ulteriormente approfondita. Come se tutto ciò che abbiamo appena citato non bastasse c’è da considerare l’impatto acustico della centrale che sarà posta nella vicinanza di diversi centri abitati e pensiamo che non sia stata tenuta in considerazione la possibilità di una componente sonora altamente disturbante per i cittadini e l’ambiente. Reputiamo quindi che questa opera industriale non sia compatibile con la forte naturalità dei luoghi e con il carattere rurale del borgo di Gragnola e sottolineiamo che, a meno di 1 km a monte, si trovano già le opere che verranno utilizzate per il progetto di impianto idroelettrico da briglia esistente presso la ex cartiera. Come lista civica vogliamo ribadire il nostro sostegno all’utilizzo di energie alternative, ma siamo allarmati dal proliferare delle richieste di installazione di queste centrali e riteniamo che la loro realizzazione debba essere fortemente controllata, per evitare situazioni spiacevoli come quella che oggi si può vedere sul fiume Rosaro in località Posara-Soliera. I cittadini avevano avvertito l’Amministrazione fivizzanese del possibile disagio che si sarebbe verificato nell’area sopracitata e tutt’ora, oltre ad avere un fiume cementificato dalle opere, quest’ultima si trova ad affrontare una causa con l’azienda Italbrevetti, che non vuole pagare né il corrispettivo fisso annuale pari a 15.000,00 oltre Iva né il corrispettivo rapportato alla produzione di energia. Attualmente le somme non versate dalla ditta sono superiori ai 60.000,00 oltre alla mancata realizzazione della pista ciclabile , del percorso salute, dell’area picnic e l’obbligo di immettere nel fiume annualmente a proprie spese avanotti e trottelle. Questo- concludono Domenichelli, Gia e Pinelli- è il risultato di una politica che non ascolta i cittadini e che svende il territorio per pochi centesimi”.