Un vero e proprio boom di persone ha “invaso” Fivizzano domenica 15 Novembre in occasione di numerose manifestazioni tra cui la Fiera di San Martino, la passeggiata degli Antichi Mulini e la “veterana” “Corsa delle Castagne”, giunta alla sua 26^ edizione. Fin dalle prime ore della mattinata corridori, marciatori, famiglie e semplici appassionati hanno preso sportivamente possesso della piazza medicea trasformandola in un grande teatro all’aperto dove lo sport, l’amicizia e la natura sono stati i veri protagonisti per l’intera giornata.
Alle 9:30 il patron della manifestazione, Cardellini Maurizio, ha invitato il Sindaco di Fivizzano Paolo Grassi a posizionarsi sulla linea di partenza e a dare il via alla manifestazione podistica patrocinata dall’associazione aullese “Corrilunigiana”. Primo classificato Jamali Jilali, che ha bissato il successo dello scorso anno riconfermandosi nuovamente campione. Associata alla competizione amatoriale anche la “Passeggiata degli Antichi mulini” guidata da Raffa Flavio e Bertolini Tiziano (più di 200 i partecipanti) caratterizzata da un percorso di 11 km che come prima tappa prevedeva Castello della Verrucola, aperto per l’occasione, dove è stato possibile visitare sia il meraviglioso borgo medioevale sia l’imperiosa Fortezza. A seguire la simpatica e variegata comitiva ha raggiunto il Mulino Rossi dove è stata illustrata la filiera della castagna, dal seccatoio in funzione fino alla macinatura. Terminata la visita al Mulino e fatti i consueti acquisti, la marcia ha ripreso il suo ritmo per giungere alla Chiesa di Pognana e, dopo aver attraversato numerosi uliveti, i partecipanti hanno visitato la centrale idroelettrica di Arlia dove ad attenderli c’erano i tecnici di Enel Green Power hanno accolto e guidato i presenti alla scoperta della struttura in perfetto stato di manutenzione. La passeggiata è terminata con l’arrivo all’adiacente Mulino ad acqua di Arlia animato dai membri dell’Azienda Agricola “La Bucolica” di Fazzano e dell’Associazione “Gli Scaminati” di Sassalbo, che hanno faticato non poco a offrire le loro prelibatezze come cian, mondine, torta di mirtilli, vino nuovo e vin brulè alla folla intervenuta. Il compito di riproporre la vita al Mulino è stato magistralmente interpretato dalla “Compagnia del Guiterno” di Regnano, capitanata dalla dinamica Barbara Bertolucci, che, con dovizia di particolari, curando arredi e utilizzando attrezzi originali, ha letteralmente “rapito” il pubblico riportandolo in una vera e propria atmosfera da primi anni del ‘900. Per 8 ore i bus navetta messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale hanno trasportato persone da Fivizzano al Mulino e ritorno.
Il vero Mugnaio Renzo Landini, nato e cresciuto al mulino, era presente in cabina di regia e per tutta la giornata ha spiegato con grande passione e competenza le varie fasi della macinatura a pietra delle castagne, con le macine azionate dalla forza dell’acqua.
Con il passare delle ore i partecipanti hanno ripreso la via del ritorno per raggiungere Fivizzano dove, nel centro storico, si stava svolgendo la tradizionale fiera di San Martino e in Viale Principe Amedeo era in pieno svolgimento la festa delle castagne e del vino nuovo. I numerosi banchetti agroalimentari hanno continuato a proporre il meglio delle loro rispettive produzioni esaurendo tutte le scorte e il numero delle persone presenti era tale che ha costretto gli organizzatori a provvedere in fretta e furia all’approvvigionamento di altre castagne e altro vino, decretando un successo senza precedenti per questa manifestazione che, come annunciato al termine della kermesse dai promotori, ha abbondantemente superato le 2500 unità garantendo anche un’importante boccata d’ossigeno alle strutture ricettive del territorio, che intelligentemente hanno saputo cogliere questa bella occasione. Visibilmente soddisfatto il primo cittadino Paolo Grassi ha dichiarato: “Il successo di questa festa dimostra come la strada intrapresa dall’Amministrazione Comunale sia quella giusta ovvero quella di far conoscere il territorio con i suoi numerosi borghi, recuperare sentieri fino ad oggi andati perduti e nel contempo valorizzare le tradizioni e i nostri prodotti tipici”.