La Ditta Costa Mauro continua a far parlare di se e, nonostante la recente riapertura, la FIT-CISL ha deciso di promulgare un comunicato stampa in cui chiarisce la posizione del sindacato rispetto all’intricata vicenda.
“Come già anticipato ieri dalla stampa locale- dichiara Luca Mannini, segretario FITCISL- la Ditta Costa Mauro di Albiano Magra torna alla piena attività dopo che a seguito dell’incendio del 4 ottobre 2015 il Comune di Aulla con l’Ordinanza n°42 del 6 ottobre 2015 rendeva inagibile il “Capannone A” e di conseguenza bloccava parzialmente le lavorazioni della Ditta Costa.
La revoca dell’Ordinanza, da parte del Comune di Aulla, è arrivata dopo la Nota dei Vigili del Fuoco in cui dichiarano di “non aver riscontrato elementi ostativi alla ripresa dell’attività”, dopo la Nota favorevole dell’ARPAT, dopo il Sopralluogo dell’Ufficio Tecnico Comunale in cui appura il “ripristino delle condizioni di fruibilità del Capannone interessato all’incendio”, dopo Nota favorevole dell’Azienda USL n°1 di Massa Carrara Ufficio Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro con la quale concede il “Nulla Osta alla ripresa dell’Attività” e dopo Nota favorevole della Provincia di Massa Carrara in cui dichiara di “non aver riscontrato elementi ostativi alla ripresa dell’attività”.
L’Azienda è dunque perfettamente in regola per riprendere la sua normale attività.
Tutti i dovuti accertamenti avvenuti nelle scorse settimane conseguentemente all’incendio, hanno appurato, senza ombre di dubbio, che l’azienda non è fonte di inquinamento e non è pericolosa per la salute, né per i lavoratori né per i Cittadini.
Riteniamo ancora una volta, come già in precedenza avvenuto, che sulla vicenda circolino molte informazioni scorrette e infondate, che creano ansie e preoccupazioni inutili a tutti.
L’Ordinanza del Sindaco di Aulla- conclude Mannini- quindi pone fine a un periodo di lunga incertezza per i lavoratori della Ditta Costa.
Ribadiamo pertanto, che la certezza del lavoro, unita al diritto alla salute e alla tranquillità devono prevalere contro ogni altra forma di interesse di carattere economico e politico, per questo chiediamo che le istituzioni agevolino un tavolo di confronto fra cittadini, lavoratori e impresa dove si abbia una corretta informazione sull’attività svolta e ci si prefigga di avviare un processo di condivisione”.