Mi è capitato di leggere, nei giorni scorsi, che gli uffici del settore Sociale del Comune di Massa verranno presto spostati in zona ex Mattatoio.
Bene, ma non benissimo per usare le parole di una nota canzone. Perché va bene creare nuovi contenitori, ma occorrerebbe pensare anche ai contenuti.
Succede che il 9 maggio scorso, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali abbia pubblicato gli elenchi dei progetti ammessi a finanziamento del PNRR nell’ambito delle missioni “Inclusione e coesione”, “infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” “sostegno alle persone vulnerabili”, “servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”.
Scorrendo la classifica dei Comuni e degli enti che hanno partecipato al bando, con rammarico, pare che il Comune di Massa non sia pervenuto.
Non c’è infatti traccia di alcun progetto presentato dalla nostra Amministrazione per cui s’è persa l’opportunità di recuperare milioni di euro – non spiccioli, – per un settore, quello del Sociale, in continua sofferenza, dove anche pochi soldi potrebbero fare la differenza per aiutare le famiglie del territorio.
Si sono finanziati – ad esempio – progetti per il “sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini”, un tema delicatissimo che proprio nella nostra città ha conosciuto cronache amare.
Dalla lista del decreto, consultabile sul sito del Ministero, ci sono tutti, tranne il Comune di Massa.
Il vicino Comune di Carrara è stato più attento e attento, avendo presentato un progetto sulla genitorialità finanziato con 211 mila euro.
In totale, per le varie voci, Carrara risulta vincitrice di progetti finanziati per oltre 2,7 milioni di euro e in attesa dell’ammissione a finanziamenti per altri 540 mila euro.
Significa che, in totale, a Carrara potrebbero arrivare circa 3 milioni di euro che garantirebbero ossigeno, è proprio il caso di dirlo, per molti anni a venire.
Gli ambiti dei progetti sono molteplici: si parla di “autonomia degli anziani non autosufficienti”, “lavoro e disabilità” “povertà estrema” e per ognuno di questi il Comune di Carrara ha presentato progetti, ottenendone finanziamenti.
Che il Comune di Massa sia rimasto fuori da questi fondi del PNRR impone una riflessione: esiste nella nostra città attenzione al sociale? C’è più stata una analisi del bisogno reale delle famiglie? O si son fatte soltanto statistiche con i poveri “contati” in base agli Isee, e gli anziani parcheggiati in “ricoveri” sovvenzionati, quando avevano già smesso di essere considerate “persone”?
Speriamo per davvero che questa sia l’ultima occasione persa dal Comune nell’ambito delle politiche rivolte alle famiglie massesi in difficoltà.