Il caso della materna Baracchini di Villafranca è diventato un vero e proprio dibattito socio-politico locale tra coloro che appoggiano il “divieto” imposto ai genitori dal dirigente scolastico, Professor Roberto Cecchi, di partecipare alla recita natalizia e chi si schiera dalla parte di quest’ultimi ritenendo scorretto il sopracitato “dictat”. A favore delle mamme e dei papà dei piccoli scolaretti vi è Emanuela Busetto, responsabile di FdI-AN per la Lunigiana, che ha commentato:”La situazione che si è venuta a creare all’interno dell’Istituto Baracchini è paradossale. Il Professor Cecchi vorrebbe vietare la presenza dei genitori alla recita scolastica per timore di violare la legge sulla privacy dei singoli bambini, per i consueti scatti fotografici e le riprese fatte dai vari famigliari- spettatori. Situazione singolare giacchè in ogni momento della giornata chiunque, in un luogo pubblico, potrebbe violare tale norma con riproduzioni di immagini che, a meno che non siano inappropriate o offensive, non vedo come potrebbero recare danno alle persone. Comprendo che in tal caso si tratta di bambini, quindi minori, ma se i genitori sono concordi sulla possibilità di fare foto e video dell’evento non costituiscono materiale volto a ledere la riservatezza dei piccoli “attori”. A mio personale avviso si tratta di dati “ non sensibili” e nulla trovo nulla di offensivo o dannoso in canti natalizi e scenette che rammentino la nascita del Salvatore. Considerando che le classiche istantanee sono l’espressione primaria della memoria, quale miglior ricordo per un famiglia di una recita che ancora oggi emoziona grandi e piccini?
Al contrario lo scenario sarebbe ben diverso se i contenuti non fossero adatti ad interpreti così giovani, contenessero argomentazioni non appropriate alla loro età, magari molto vicine a teorie di genere, o se tali tematiche denigrassero il mito Cristiano, tollerando oltre misura ideologie di minoranze etniche che nulla hanno a che vedere con i valori storico-culturali e sociali della nostra civiltà. Il dubbio sorge spontaneo, ma auspico che non si tratti di nulla di simile e confido che a breve il malinteso possa essere sciolto tramite colloquio fra le parti, sempre che il dirigente voglia non negare la sua presenza ed esprimersi al meglio circa le limitazioni adottate che appaiono più come una linea intransigente piuttosto che un eccesso di zelo e tutela dei minori. Auguro ai piccoli, che si apprestano ad affrontare la vita, un Felice Natale e rinnovo l’augurio agli stessi genitori, invitandoli a non demordere nel voler dare la serenità che occorre ai loro figli unita a tutti quei principi che ci contraddistinguono da sempre e che da sempre sono intrinsechi nella nostra storia scolastica”.