Se è vero che di Medicina dovrà occuparsi soltanto il medico, è altrettanto vero che, nel momento in cui il medico si rivolge al grande pubblico, entra in una sfera per la quale non è più attrezzato. Una sfera con regole, acquisizioni e dinamiche ben precise, delicatissima per il suo ruolo e per gli effetti che ha e può avere.
Volendo fare un esempio legato al Coronavirus, alcune terminologie (“pandemia”, “paziente asintomatico”, ecc) che da un punto di vista medico e scientifico hanno un significato , ne hanno un altro, magari opposto, per l’uomo “comune”, di conseguenza il medico dovrà farsi coadiuvare da un esperto di comunicazione* per non vanificare il proprio lavoro aggiungendo caos al caos, dubbi ai dubbi.
*meglio di “crisi” e sanitaria, “attiva” e “passiva”