Crespina Lorenzana (PI): l’arbitro Alban Zadrima, della sezione di Pistoia, elimina la Massese dalla finale della Coppa Italia Toscana con una incomprensibile ed ingiustificabile direzione di gara, condita da un atteggiamento, sia durante che dopo il match, all’insegna della più completa mancanza di dialogo. La Massese si è presentata all’appuntamento con l’Atletico Cenaia (giustiziera nei turni precedenti di Ponsacco, Castelfiorentino ma soprattutto Livorno) alla ripresa della stagione dopo il lungo stop per CoVid-19, con una formazione priva del suo capitano Zambarda e del vice Barsottini e con il suo capocannoniere Franzese in panchina perchè non al meglio, con ben sette giocatori in quota giovani, il portiere Leone classe 2003 tra i pali ed uno degli ultimi arrivati, Turini, al centro dell’attacco per la prima volta dall’inizio. La squadra di mister Lavezzini era reduce dall’impresa rocambolesca dell’eliminazione della fortissima Fratres Perignano nei supplementari, prima di Natale che le aveva dato una confidenza nei propri mezzi impensabile, vista l’età media della rosa utilizzabile. Grazie anche alla sensibilità dei dirigenti della società padrona di casa, come già in passato, impeccabili nell’organizzazione del match e nell’ospitalità nei confronti degli ospiti, la tribunetta del “Pennati” veniva completamente riservata ai supporters bianconeri mentre la sorta di argine opposto, veniva riservato ai locali. Come detto l’arbitro ha pesantemente influenzato il risultato del match soprattutto sbagliando nella gestione dei cartellini gialli per esempio, confondendo l’autore dell’eventuale fallo da rigore (per i bianconeri inesistente) concesso al primo ingresso in area degli arancio-verdi, Cartano, espulso poi per doppia ammonizione al 13° della ripresa sul risultato di 0 a 0, oppure non sanzionando nessuno dei due falli sul portiere di Cutroneo (in occasione del secondo, l’attaccante era già ammonito) o anche sorvolando sul colpo assestato da Cecchetti a gioco fermo nei confronti di un immenso Luca Bonini proprio sotto i suoi occhi (azione vivacemente stigmatizzata anche dall’arancio-verde Gambini) o, per finire, la mancata concessione del vantaggio a Filippo Manfredi per fermare il gioco a centrocampo con il bomberino apuano lanciato a rete con un solo avversario di fronte. La cosa che lascia viepiù perplessi, è la decisione incomprensibile dell’arbitro di non stringere la mano ai giocatori della Massese, dopo il triplice fischio. I bianconeri, che hanno dovuto subire anche un calcio di rigore contro al 18° del primo tempo, respinto dal bravissimo portiere Leone, hanno resistito fino 2° minuto del secondo tempo supplementare giocando oltre 50 minuti in inferiorità numerica e poi hanno ceduto per 2 a 0. La squadra apuana abbandona la Coppa non per suoi demeriti e si rituffa nel campionato che riprende, dopo la vittoria in trasferta con la River Pieve, addirittura il 19 di dicembre, domenica 13, con la tredicesima gara, contro la Zenith Prato, seconda di ritorno, sul terreno del “Vitali”. A seguire tabellino, highlights e liste.
Atletico Cenaia – Massese 2-0 (dts), il tabellino della partita
ATLETICO CENAIA: Serafini, Rossi, Tammaro, Papini, Malara, Fariello, Freschi, Caciagli, Cutroneo, Remedi, Puccini. Sost.: Simoncini, Bertuccelli, Cecchetti, Carlucci, Rossi, Baessio, Degli Esposti, Gambini, Fornaciari. All.: Massimo Macelloni.
MASSESE: Leone, Bennati, Battiston, Riccardo Lucaccini, Cartano, Ruci, Fall, Luca Bonini, Turini, Papi, Mattia Bonini. Sost.: Bianchi, Bertacchini, Manfredi, Dell’Amico, Galloni, Francesco Lucaccini, Franzese. All.: Rino Lavezzini.
Arbitro: Alban Zadrima di Pistoia, ass. Fabio Cerofolini di Arezzo e Luca Laganà di Siena.
Note: esp. Cartano e Bennati, amm. Cartano, Caciagli, R. Lucaccini, Freschi, Franzese.
Reti: 2° sts Gambini, 4° sts Cutroneo.