Il Coordinamento Apuano esprime solidarietà agli abitanti del paese di Cardoso per la lotta che stanno conducendo , nell’anniversario dell’alluvione del 19 giugno 1996, per rendere la comunità protagonista delle scelte di governo del territorio. In una valle fragile caratterizzata da pendii boscosi franosi , con rischio idrogeologico elevato, gli abitanti in una lettera- petizione inviata al Ministro dell’Ambiente Galletti lamentano l’assenza della messa in sicurezza dei versanti dei monti e l’apertura di una nuova cava nel centro dell’abitato, di fronte alle nuove case e al Palazzo della Cultura, in assenza di indagini idrogeologiche volte alla verifica di possibili interconnessioni con le falde acquifere e senza sapere quali saranno le dimensioni effettive dell’area estrattiva. Un’area industriale nel mezzo di una zona residenziale a vocazione turistica: come potranno mai coesistere i rumori, le polveri, i transiti dei camion i cui orari, oramai, non conoscono limiti , né giorni di riposo con lo svolgimento delle attività commerciali ? Un futuro che sgomenta gli abitanti che hanno investito ingenti somme per la ristrutturazione delle case e per l’apertura di nuove attività economiche e che si vedono ora di fronte lo spettro di una rapida svalutazione economica e il depauperamento dei loro beni. L’apertura della cava sembrerebbe, tra l’altro, solo la punta dell’iceberg di un progetto estrattivo esteso e coinvolgente tutta la vallata da realizzare con l’apertura di nuovi siti di escavazione..
Gli abitanti della vallata sono allarmati , inoltre, per la decisione presa dagli amministratori di costruire, poco prima del paese di Cardoso, in località Col del Cavallo, uno stabilimento di produzione di pellet alimentato da un impianto di “pirossigaficazione di biomassa legnosa in regime di cogenerazione” che non brucerà legno di castagno (di cui sono pieni, invece, i boschi della vallata), né fornirà energia termica per gli edifici pubblici, ma che produrrà in compenso emissioni nocive e traffico pesante in entrata e uscita dallo stabilimento , con aggravamento delle disastrate condizioni dell’unica strada che già sopporta i movimenti veicolari derivanti dall’attività estrattiva della pietra di Cardoso. Gli abitanti hanno chiesto inutilmente agli amministratori locali e al Governatore della Regione Toscana il senso di un impianto che esclude l’utilizzo del castagno, l’albero più diffuso sui versanti della vallata, e non serve , dunque, per mantenere i boschi puliti, mentre, invece, potrebbe arrecare danni alla salute pubblica.
E sempre nell’ambito della corretta gestione del territorio e dei beni comuni grande perplessità e numerose domande si addensano sui lavori effettuati sulla strada Stazzema -Gallicano dove sono stati stoccati quasi i 10.000 mc di scarti di cava , materiale che doveva essere conferito in discarica, ma che attraverso un accordo stipulato tra l’amministrazione di Stazzema e la società DA.VI Srl , concessionaria del vicino sito estrattivo, è stato utilizzato per la manutenzione della via bianca dissestata a causa delle intemperie. Il risultato dell’intervento è , però, un esteso allargamento della strada con innalzamento del manto , in alcuni punti, di quasi un metro con i detriti riversati lungo il ciglio soggetti a scivolamento con pericolo di frane lungo il pendio. Ci chiediamo a questo punto se è stato redatto un progetto di manutenzione per la strada e se la società incaricata dei lavori sia competente in materia e se questa tipologia di lavoro rientri nel proprio oggetto sociale. Il timore è che si sia trovata una facile e vantaggiosa soluzione per lo smaltimento degli scarti e per il ripristino della strada, ma con notevoli effetti impattanti ambientali e con l’aggravio del pericolo frane.
Per discutere di tutte queste tematiche e per mostrare la propria vicinanza agli abitanti della valle, il Coordinamento Apuano ha deciso che il prossimo incontro delle associazioni ambientaliste si svolgerà a Cardoso il 12 luglio alle ore 17.30 presso il Palazzo della Cultura. Sara’ un incontro aperto per un confronto a vasto raggio su tutte le problematiche delle Alpi Apuane, per unire e per rendere la comunità l’unica vera artefice della gestione del territorio.
Coordinamento Apuano