Firenze, 27 ottobre 2015 – “Il nuovo e inutile allarmismo sulla carne rossa danneggia pesantemente gli allevatori e i consumatori, mettendo a rischio le tante aziende che operano nel settore in Toscana” E’ quanto affermato da Confagricoltura Toscana dopo l’allarme arrivato dall’Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, parte dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, sul rischio che potrebbe comportare il consumo di salumi, insaccati e ogni genere di carne lavorata.
“Non ci sottraiamo al confronto, anzi lo sollecitiamo – sottolinea Confagricoltura – ma, sul settore della carne, riscontriamo un allarmismo inutile, con ripercussioni sui consumi che potrebbero essere peggiori del periodo della BSE. Si sta facendo una pericolosa caccia alle streghe. I rapporti monografici dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) – osserva Confagricoltura – si basano sull’identificazione degli agenti di rischio e non sulla valutazione del rischio. I risultati raggiunti (di cui peraltro ieri sono stati solo anticipati alcuni primi elementi), non devono quindi portare a conclusioni affrettate. Il consumo di carni rosse e preparate costituisce un eventuale possibile rischio solo nel caso di consumi eccessivi o di prodotti trasformati di scarsa qualità – precisa ancora Confagricoltura – circostanze che tradizionalmente non trovano riscontro nei consumi nazionali. Esempio valido può essere la classificazione data dalla AIRC sulle radiazioni solari; è classificata come agente di rischio elevato, senza che ciò pregiudichi per l’uomo l’esposizione ai raggi solari, che può essere effettuata con le dovute precauzioni”.
“Bisogna bilanciare al meglio i possibili rischi del consumo che, per la carne rossa, sono solo ipotetici, con i benefici nutrizionali che sono indiscutibili – conclude Confagricoltura – Intanto i danni economici che si stanno creando al settore zootecnico sono enormi ed acuiscono le enormi difficoltà che già vivono le aziende del settore”.
Per questo motivo e per opporsi ad un allarmismo che rischia realmente di danneggiare le tante aziende del territorio, Confagricoltura Toscana ha deciso di lanciare la campagna social #cicciasanaintoscana “Ci auguriamo che i consumatori, anche attraverso uno slogan scherzoso ma comunque chiaro, accolgano il nostro invito di rilanciare questo messaggio per il bene di tutti gli operatori del settore”.