L’importanza delle energie rinnovabili nell’ambito di un nuovo modello di economia, di consumo è al di fuori di ogni discussione. La necessità di avanzare proposte alternative rispetto ai modelli di produzione di energia di grandi dimensioni legati ai materiali fossili è una priorità da parte di Rifondazione Comunista, soprattutto in un modello alternativo di società dei consumi. Riconosciamo però che anche nell’ambito delle energie rinnovabili non si può prescindere dalla sostenibilità delle infrastrutture che generano energia rispetto ai territori e al loro consumo, rispetto agli impatti sulle generazioni future.
E’ infatti necessario effettuare tutte le valutazioni atte a verificare la reale efficienza che avrebbe una determinata fonte di energia, in relazione al fabbisogno richiesto, alla quantità effettiva di energia producibile ed anche ai futuri costi ambientali di smaltimento dei materiali di cui è composto il mezzo. Nel caso delle microcentrali idroelettriche che dovrebbero essere costruite nella valle del Frigido rimarchiamo l’assenza di una analisi dell’impatto, non tanto delle singole strutture, quanto dei progetti presentati nel loro complesso. La differente normativa in tema di valutazione ambientale che interessa i vari tipi di minicentrale idroelettrica non permette di avere un quadro soddisfacente degli impatti effettivi della costruzione di una minicentrale lungo un tratto di fiume e soprattutto è sottratta al controllo locale essendo competenza di tipo Regionale.
Come Rifondazione Comunista riteniamo invece che le popolazioni debbano avere la consapevolezza di cosa accade sul proprio territorio in modo che sappiano valutare i benefici e i disagi che quelle infrastrutture comportano: solo così si passa da essere sudditi ad essere cittadini. Per questi motivi chiediamo, anche alla luce dell’esperienza che sul medesimo argomento ha vissuto la comunità di Seravezza, che l’amministrazione comunale richieda un’inchiesta pubblica alla Regione Toscana, una procedura prevista dalla normativa sulle valutazioni di impatto ambientale, che permetterebbe alla nostra comunità di vedere riconosciuto il diritto di valutare le conseguenze che la realizzazione di 7 nuove centrali idroelettriche avrebbero sulla valle del Frigido, sulle acque del fiume e dei suoi affluenti.