Rifondazione Comunista assieme a SEL, Movimento 5 Stelle è Partito Socialista ha presentato un ordine del giorno che è in calendario dei lavori del consiglio comunale di Massa mercoledì prossimo per ottenere da Gaia l’annullamento di ogni azione mirata al distacco delle forniture di acqua per morosità non colpevole. Riteniamo che si debba dare operatività ad una norma che impone al l’autorità energia gas e servizi idrici di regolamentare questo tema, regolamentazione che doveva essere definita entro febbraio di questo anno. La mancanza dell’autorità rischia oggi di mettere in seria difficoltà alcune famiglie del nostro territorio che, messe in difficoltà dalla crisi e della perdita di lavoro,potrebbero trovarsi senza acqua, essenziale per la loro vita. Per questo Rifondazione Comunista ritiene che sia più che opportuno ottenere da Gaia una moratoria di ogni atto legato alla morosità non colpevole che soprattutto non tenga di conto di valutazioni quantitative sul disagio come invece è già avvenuto in altre parti della Toscana dove la gestione del servizio idrico è in mano al privato. Stiamo sostenendo da tempo, e oggi con le firme per una petizione popolare, la promulgazione di una legge già depositata in Parlamento che renda operativa volontà di 26 milioni di Italiani che hanno dichiarato, con il loro voto al referendum del 2011, di considerare l’acqua un bene essenziale che deve essere gestito nell’esclusivo interesse pubblico. Oggi invece leggiamo il decreto attuativo sulla riforma dei servizi pubblici, decreto Madia, che va in direzione diametralmente opposta tradendo il voto degli Italiani, regalando profitti certi ai privati e prospettando un futuro per la gestione dell’acqua completamente al di fuori del controllo pubblico con tariffe legate sempre più “alla remunerazione del capitale investito”