Come Rifondazione Comunista vorremmo chiarire la nostra posizione in merito al Sit-in di venerdì pomeriggio organizzato da un gruppo di studenti massesi. Appoggiamo senza alcun indugio, la protesta dei ragazzi e ogni espressione della cittadinanza contro la legge 107 (cosiddetta “buona scuola”). Nello specifico evento i ragazzi avevano espressamente chiesto che i partiti rimanessero fuori da quel Sit-in e il nostro partito ha rispettato la volontà degli studenti, in un momento in cui le strumentalizzazioni politiche sono il pane quotidiano di molti. Abbiamo semplicemente dato disponibilità a firmare le procedure di permesso presso la Questura (visto che tutti i ragazzi sono minorenni) e siamo stati presenti in piazza per ascoltare le proposte dei ragazzi e le loro priorità. Non mancheremo di essere al fianco degli studenti, degli insegnanti e delle famiglie che oggi vedono messo in discussione il loro futuro da un sistema organizzativo e didattico che mina alla base la preparazione culturale delle future generazioni. Il governo Renzi sta realizzando alcuni dei provvedimenti più reazionari di sempre: dal Jobs Act alla Buona scuola allo Sblocca Italia, per non parlare della riforma del Senato. A Massa la scuola oltre a non essere “buona” non è neppure sicura. Dopo la caduta di calcinacci al Salvetti, più della metà degli studenti e delle studentesse è costretta a casa perché non ci sono aule per garantire loro il diritto allo studio: una settimana di lezioni perse. La Provincia propone soluzioni a medio termine, ma ancora non c’è nulla di certo. Solo tra una settimana, forse, si conoscerà la sorte del Salvetti decisa da Regione e Provincia. Nel frattempo invitiamo il nostro Comune ad attivarsi. Ci sono bandi ancora aperti per accedere a finanziamenti nazionali per l’edilizia scolastica. Vogliamo vedere i progetti e le proposte per parteciparvi. Vogliamo aule sicure per garantire il diritto allo studio e al lavoro. Vogliamo un tavolo che metta insieme tutte le parti e che prenda misure concrete per sanare le situazioni di degrado in cui versano gran parte delle scuole della provincia. Dal nostro canto, stiamo procedendo con il “Comitato a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare (LIP) per la scuola pubblica” che si riunisce alla Casa Matta di Via Alberica 66 . Il nostro primo obiettivo a breve termine è diffondere fra gli studenti e le studentesse un questionario, invitandoli a segnalare le numerose situazioni problematiche delle proprie scuole con foto, video (e quant’altro la loro creatività potrà inventare), in vista di una mostra degli “orrori” delle nostre scuole, in modo che tutta la città possa rendersi conto della situazione davvero drammatica. Stiamo partendo da Massa, ma la situazione di Carrara e della Lunigiana è, se possibile, ancora peggiore.