« Sono conscio che il sindacato dei Carabinieri per i più sia una novità. Onestamente lo è anche per me che rivesto la carica di Segretario Provinciale di Massa Carrara, dove, sia come statuto sindacale ma soprattutto come mio intimo dovere etico – morale, mi sono prefissato di tutelare in ogni sede gli interessi degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri di ogni ruolo e categoria. “Usi obbedir tacendo e tacendo morir”, storico motto dei Carabinieri, da tempi memorabili definiti valenti “servitori dello Stato” che non si fanno mai domande ma devono solo ubbidire. I carabinieri ci sono da sempre per lo Stato ma lo Stato c’è per i Carabinieri? Per fortuna, non per tutti, i tempi sono cambiati. Oggi i fedelissimi devono fare i conti con altre problematiche ma per loro fortuna ci siamo noi, i carabinieri per i carabinieri, i carabinieri sindacalisti del Nuovo Sindacato Carabinieri. Per i pochi eletti che hanno la giusta sensibilità e il dovere istituzionale di accogliere il nostro grido di totale abbandono da parte di tutti, nessuno escluso. Dai noiosi quanto triti e ritriti gravissimi problemi di organici che si ripercuotono sulla sicurezza e l’incolumità dei cittadini della provincia Apuana, purtroppo dobbiamo segnalare gravissime problematiche sul piano strutturale e logistico. Oggi l’umanità si appresta a mettere piede su Marte, l’irraggiungibile pianeta rosso, ma i carabinieri della provincia di Massa Carrara soffrono in moltissime caserme di infiltrazioni d’acqua, muffa ed altre varie condizioni di fatiscenza. Siamo oramai in pieno inverno, forse esistono dei lavori programmati, forse dei denari già stanziati ma so di certo che ciò sia già in netto ritardo per ripristinare le minime condizioni di sanità e sicurezza per la sopravvivenza dei Carabinieri. Un carabiniere mi raccontava che nella sua caserma non funzionano i riscaldamenti e sono costretti a riscaldarsi con le stufette elettriche portate da casa, che rischiano un sovraccarico di corrente elettrica. Non è finita, lo stesso carabiniere racconta di vivere in caserma, unitamente ad altri commilitoni sfortunati che non possono usufruire di acqua potabile calda nei bagni perché la caldaia non è funzionante, tanto che per farsi la barba e la doccia calda, sono stati costretti ad iscriversi in una palestra dove possono finalmente sbarbarsi e lavarsi in ambienti sani e decorosi. Sinceramente non sono interessato ad ottenere qualche titolo di giornale ma pretendo rispetto per il ruolo a me conferito e pretendo di essere ascoltato nelle idonee sedi e tavoli tecnici. È da troppo tempo che i carabinieri obbediscono, tacciono e muoiono. Ora i carabinieri, perfettamente integrati e amati dalle popolazioni Apuane hanno chi li rappresenta. C’è chi dall’altare commemora lontane gesta eroiche di carabinieri caduti in gloriose imprese che rinvigoriscono in noi la fierezza italica ma, dopo circa ottanta anni i carabinieri, presidio dello Stato sul territorio, che rivestono ruoli trai più disparati, credo abbiano il diritto di radersi in un ambiente sano e con acqua corrente calda. Coloro i quali dovrebbero essere i nostri diretti interlocutori si trincerano dietro timorose quanto burocratiche risposte di circostanza. Qualcuno ci ha detto che si tratta di infiltrazioni, ma noi sappiamo bene che dietro c’è un mondo. Quando cade l’acqua per terra sai che il tetto della struttura è marcio e diversi colleghi sono costretti a soluzioni definite temporanee, penso per esempio ai colleghi che lavorano presso la stazione Carabinieri di Fosdinovo che lavorano in luoghi improvvisati alla bene e meglio ad uffici dove viene accolto il pubblico e contestualmente ad archivio, magazzino. Il cattivo e malsano tanfo delle pareti ammuffite non promettono nulla di buono per la salute dei carabinieri che ivi ci fanno servizio e che attendono da oltre quattro anni una sede di servizio decorosa e confortevole! I temporali torrenziali e il gelido inverno arrivano inesorabilmente e metteranno a dura prova la resistenza di quei carabinieri apuani. Sono poco ottimista per i carabinieri impegnati ogni giorno sul campo. Siamo abbandonati, siamo soli. “Usi obbedir tacendo e tacendo morir” Le uniche soluzioni possibili, seppur tardive, attualmente risultano essere i tavoli d’incontro con le autorità competenti, i famosi piani alti. Sui carabinieri senti sempre un sacco di belle parole, il lavoro dei carabinieri è fondamentale e chissà perché c’è sempre il politico di turno che asserisce di essere l’unico a non dimenticare quanto sia importante. Ma dopo queste frasi di circostanza e due foto, il nulla, ad eccezione di un barlume di iniziative e qualche pallido preventivo per “metterci una pezza”, solo dopo gli interventi e l’interessamento di questo sindacato. Il Nuovo Sindacato Carabinieri, Provinciale di Massa Carrara, con il presente comunicato intende esprimere il massimo impegno, solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi, continuando a rimanere a disposizione per ogni utile ed eventuale, quanto auspicato, dialogo costruttivo con tutte le autorità preposte affinché vengano esaminate le criticità lavorative in cui sono chiamati ogni giorno ad operare tutti i carabinieri della provincia di Massa Carrara.»
Il Segretario Generale della Provincia di Massa Carrara Michele Valerio