Mentre si susseguono a ritmo quasi quotidiano gl’incontri tra gli attuali rapresentanti della proprietà della Massese (Nicola Cencetti 96% e Mario Ceccarelli 4%) e gli ormai unici rimasti a desiderarne l’acquisto (gruppo che continuiamo a chiamare”Gassani” per comodità), quasi esistessero due distinti livelli di comunicazione (quello diretto nelle riunioni e quello indiretto sui media), registriamo una precisazione del dott. commercialista Nicola Cencetti che, come nostro dogma impone, vi giriamo intonsa come ricevuta: “Dopo aver letto l’ennesimo articolo non rispondente alla realtà ho deciso, a differenza delle altre volte, di intervenire per far chiarezza. Nell’articolo si vorrebbe far credere che ad oggi la “cordata di Pantera” (gruppo “Gassani”, ndr) abbia garantito di assolvere alle richieste fatte durante la loro conferenza stampa. La realtà è diversa. Ad oggi i tifosi hanno fatto buona parte di quello promesso. Hanno trovato come coprire 30.000 euro di debiti grazie a chi ha sempre dimostrato di tenere alla Massese (Giorgio Turba, ndr), hanno abbassato i debiti di 8/9000 grazie alle rinunce, volontarie, dei giocatori e tecnici contattati. Questi si sono subito messi una mano sul cuore ed hanno aiutato, come già fatto sul campo la Massese a superare una problematica. Devono esserne contattati ancora altri ma ad oggi nessuno ha rifiutato di darci una mano. Per questo non possiamo non continuare a richiedere che chi vuol prendere la Massese debba ottemperare a quanto debbano avere i giocatori facendosi firmare le liberatorie. Poi se questo avverrà tramite pagamento contestuale, accordo di rateizzazione, accordo di spalmare i debiti nel nuovo contratto non è certo qualcosa che ci compete. Ripetiamo quindi che chi vorrà intestarsi le quote dovrà trovare l’accordo con i giocatori per avere le liberatorie. Mentre per i restanti debiti aspettare il rientro del credito che vanta la società con la lega di serie D”.