Andrea Biagi è campione per la sua quarta volta, più di ogni altro. Un titolo ottenuto al termine di due partite difficili e molto combattute in cui ha seriamente rischiato di venire eliminato centrando il gol che gli ha dato la finale all’ultimo secondo.
La prima partita l’ha visto affrontare il Napoli di Armando De Sury, un match giocato a viso aperto con il campione partenopeo che ha disputato, forse, una delle migliori partite della stagione. Andrea Biagi non gioca benissimo e, sopratutto nel primo tempo, subisce il gioco dell’avversario che, dopo diversi tentativi (alcuni ben parati da Andrea) riesce a passare in vantaggio. Nella ripresa l’Internazionale trova il pareggio dalla distanza e il gioco prosegue come previsto. Il Napoli semplice, lineare, preciso, implacabile in difesa, Internazionale più “sbarazzina” e più scoperta in difesa. La strada per il passaggio del turno del Napoli (in vantaggio per la differenza reti nel girone di qualificazione)sembra spianata, a pochissimi secondi dalla fine il punteggio è sull’1-1. Purtroppo però, De Sury paga un eccesso di sportività. Allo scadere (utlimi secondi del match), ormai convinto di avere il turno in tasca, decide di non infierire sul suo avversario rinunciando a tirare a porta vuota. Una galanteria che costa parecchio. La palla non esce (l’ultima azione, in tappini, si conclude appena il gioco si ferma) e Biagi è chirurgico nel contropiede. Passaggio millimetrico e gol qualificazione. Per Armando de Sury sicuramente lo scettro dell’azione più sportiva, per Biagi il passaggio del turno.
Nell’altra semifinale Mario Ceccarelli (dopo aver eliminato per 3-1 la Newteam, come potete leggere a fondo pagina) trova un miracolato Tagino. La ßeta è l’unica squadra a centrare la qualificazione per due volte consecutive ma la fortuna non è bissata dalla prestazione. Bastano pochi minuti a Ceccarelli per sigillare il risultato siglando tre reti in rapida successione (la prima dopo due secondi). La differenza tra i due è enorme e si vede. Per Tagino, nel primo tempo, si registra solo una traversa e nulla più. Errori a ripetizione ed una prestazione davvero tra le peggiori confermando quanto visto in campionato. Ceccarelli, invece, gioca la sua partita ed il gol subito nel secondo tempo non cancella certo quanto mostrato per tutti i trenta minuti. Vola quindi in finale.
In finale si sfidano quindi l’Internazionale e l’Apuania. Il match è compassato e, a tratti, la paura e la concentrazione prendono il sopravvento regalando e le squadre sono entrambe bloccate, Biagi è impreciso come lo stesso Ceccarelli. La stanchezza comincia a farsi sentire anche in Mario (che ha giocato tre partite) e non è il solito gioco lineare e preciso. La partita termina con il punteggio di 1-1 e diverse parate di Biagi. Nei supplementari l’Internazionale trova immediatamente il gol del vantaggio dopo pochi secondi e Mario cerca di reagire. Ci riesce e la partita diventa uno spettacolo, glli schemi saltano e le occasioni sono a ripetizione da entrambi le parte l’ultima, la più ghiotta, è per l’Apuania tiro a spiovere ma Biagi compie una grande parata e l’esultanza è quella di un goleador. La partita finisce. L’Internazionale di Andrea Biagi stacca tutti e vince il suo quarto titolo. I complimenti sono univochi e, seppur lo stesso Andrea ammetta che De Sury (in semifinale) avrebbe meritato di passare il turno, la stretta di mano e gli abbracci degli altri sfidanti sono sinceri.
Le altre partite disputate:
Posticipo Newteam-Apuania 1-3 e Finale terzo posto ßeta 1997-Napoli 0-1