La notizia viene subito commentata dall ‘esponente di FDI-AN Emanuela Busetto: trovo inopportuno e deplorevole l’allineamento, in veste di carica istituzionale, di alcuni Sindaci della Lunigiana, al diktat imposto dalla Toscana di Rossi. I primi cittadini di Comano, Licciana Nardi, Podenzana, Fosdinovo, Comano e Bagnone ma anche quelli di Massa e Carrara si sono apertamente schierati nei comitati per il si al referendum d ‘autunno. Così facendo la loro influenza istituzionale diventa servile l’ideologia del Partito Democratico. Palese è inoltre l’espressione della loro incoerenza: quelle stesse leggi sulle quali hanno giurato fedeltà ed osservanza, sono le stesse per cui oggi propugnano la loro aberrante modifica
Il Sindaco rappresenta l’ unità locale, il territorio, gli abitanti . Eletto con la pluralità dei voti diventa figura contradditoria, se non ridicola, nel momento in cui la propria posizione politica sovrasta la figura di Primo Cittadino. Il Sindaco è di tutti e per senso di responsabilità nei confronti di chi lo ha eletto sarebbe opportuno che questi signori riconsegnassero le fasce: non rappresentano più la moltitudine degli eletti, ma se stessi come esponenti di partito
Le leggi supreme continua Busetto nascono per unire mentre la riforma divide. Un’ imposizione dell’esecutivo sul ramo legislativo, un imposizione governativa sulla democrazia. Non è dunque espressione di pluralità, non è una riforma che nasce dal consenso parlamentare ma dai capricci di un governo imposto che, pur di arrivare al vaglio, si avvale di maggioranze alternative l’ NCD di Alfano e l’Ala di Verdini. Un governo imposto, un parlamento reso parzialmente illegittimo dalla Consulta non sono autorizzati a manovre straordinarie. I nuovi padri costituenti mancano di autorità così come mancano di autorevolezza. La costituzione è argomento altamente sensibile lasciamo gli atti rivoluzionari dei pilastri normativi a persone esperte del settore. Sono sicura che dopo la caduta di questo governo, saranno ben liete di collaborare
La Costituzione è di tutti e non appartiene solo al PD. Il partito la vuole stravolgere nel suo lato democratico, nel rispetto delle pluralità e della libertà di voto. Un senato non più elettivo ma nominato composto di consiglieri regionali e sindaci che godranno dell’immunità parlamentare è l’inversione del principio costituzionale. Palazzo Madama non avrà più alcuna autorità in materia di approvazione di bilancio e sulla finanziaria. Non potrà né dare né levare la fiducia al governo. Uno Stato i cui poteri governativi sono più pesanti di quelli legislativi è uno Stato a rischio democratico. E questi sono solo alcuni dei principi per i quali i Sindaci della Lunigiana si sono schierati favorevolmente.