Lanciato in buona fede anche da molti settori delle istituzioni, il messaggio secondo cui il ritorno alla normalità sarà possibile solo con un vaccino e/o una cura definitiva è potenzialmente devastante dal punto di vista comunicativo.* Questo perché consegna all’indefinitezza e all’incertezza una platea già duramente provata, negandole orizzonti e obiettivi certi, tangibili e affidabili. Il vaccino e/o la cura potrebbero infatti non arrivare mai o potrebbero arrivare tra molti mesi o molti anni, magari ad emergenza conclusa. Un messaggio che è dunque sbagliato anche sotto il profilo metodologico e politico. Per questo non potremo affidarci ancora a…
Autore: Davide Simone
«Perché l’Emilia Romagna sì e il resto dell’Italia peninsulare no? Con l’Ordinanza ministeriale del 3 aprile scorso il Governo ha generato una disparità consentendo alla riviera romagnola di approntare i litorali e fare manutenzione negli stabilimenti. La Regione Toscana la superi sbloccando le medesime attività propedeutiche alla riapertura, con le medesime cautele anticontagio ma anche con le medesime possibilità di lavorare sulle spiagge e gli arenili. Altre Regioni come Liguria e Abruzzo lo hanno fatto. La Toscana si è limitata a scrivere una letterina di supplica al ministro alla salute Speranza. E’ un gioco a melina tra sinistre inaccettabile in…
Gentile Presidente, come lei stesso ha fatto presente nel recente incontro con i rappresentanti delle aziende toscane il nostro tessuto economico sta correndo un serio rischio di desertificazione a seguito delle conseguenze economiche prodotte dall’emergenza Covid-19. L’ Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana ha calcolato che stiamo perdendo come economia toscana una cifra enorme ogni settimana: dagli 800 milioni a 1 miliardo. E’ evidente che se questa emorragia non si blocca il Prodotto Interno Lordo della nostra regione subirà un crollo che difficilmente potrà essere recuperato. Soprattutto perché sarà complicato poter compensare la presumibile contrazione della domanda interna…
Oltre alla quarantena, misura profilattica medievale ideata per la prima volta dalla Repubblica di Venezia nel secolo XIV, esistono storicamente altre misure di contenimento per far fronte ad un’epidemia, sia in mancanza di una cura specifica sia per coadiuvarla. Sanificazioni, disinfestazioni e un aumento della cura dell’igiene sono alcune di queste pratiche, usate ieri come oggi. Ieri come oggi, tuttavia, non sempre i cittadini si sono attenuti con scrupolo alle disposizioni delle autorità medico-sanitarie, e questo per una serie complessa di fattori che no sempre li vede e li ha visti aprioristicamente colpevoli. In riferimento alle epidemie seicentesche,…
“Il grido di allarme ci giunge dai tanti volontari delle varie associazioni di pubblica assistenza e di emergenza urgenza, che giornalmente prestano la loro opera, intervenendo per primi sui casi di soggetti positivi da corona virus che durante la quarantena domiciliare, le loro condizioni si aggravano e che quindi hanno bisogno di ricovero.” Ad intervenire nel merito è il consiglieri comunale e provinciale Antonio Cofrancesco che denuncia “una situazione alquanto rischiosa che ha bisogno di risoluzione urgente, non possiamo più accettare continua Cofrancesco, che soccorritori delle varie associazioni, primi ad essere esposti al rischio da contagio da virus Covid…
“Subito i test degli anticorpi per permette di distinguere i portatori di virus dai già guariti e immuni”. Lo dice lo studioso dei virus Bonino. A Carrara il 28 scorso avrebbe dovuto tenersi una grande giornata di prevenzione sulle malattie cardio vascolari, metaboliche ed altro con ben 40 specialisti, invece tutto è saltato. Tra i professionisti che avevano, come di consueto, dato la loro adesione anche il professor dottor Ferruccio Bonino già direttore scientifico del Policlinico di Milano, e tra i massimi conoscitori italiani di virus, avendo contribuito personalmente alla scoperta del virus dell’epatite Delta, di quello dell’epatite C,…
In questi giorni il Copasir ha lanciato un allarme: il nostro paese è al centro di una campagna di disinformazione che, secondo l’UE, viene da lontano e riguarda tutta l’Europa. Il 23 Marzo scorso è stato l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, a lanciare l’allarme fake news: “Sul coronavirus stanno circolando molte informazioni inesatte, tante leggende e in generale parecchia disinformazione in tutto il mondo. Fare disinformazione significa giocare con la vita delle persone”. In questo periodo di quarantena milioni di persone sono affacciate sul mondo attraverso televisione, giornali e lnternet…
In questi giorni è frequente imbattersi in articoli e post che descrivono uno scenario apocalittico negli USA del Coronavirus, tra cure negate ai malati, assalti alle armerie e mancanza di posti letto. In molti casi si tratta di un’offensiva propagandistica (propaganda “esterna”, “agitativa”, “grigia”, “nera” e “grassroots “) basata anche sulle tecniche della guerra ibrida, delle PsyOps* e delle 4WG**. Sferrata da paesi come Russia e Cina e dalle loro sponde occidentali, non risparmia l’UE, accusata di egoismo nonostante i massicci aiuti già stanziati ai suoi stati-membri. Per il blocco atlantico, l’emergenza Coronavirus apre dunque una partita delicatissima che…
La particolare situazione emotiva che vive il nostro Paese (e adesso il resto del mondo occidentale), le scelte comunicative poco felici di alcuni dirigenti dei massimi organismi continentali, l’euroscetticismo di un segmento degli italiani e il senso di colpa per certi atteggiamenti razzisti verso gli asiatici, hanno senza dubbio favorito il capovolgimento della percezione collettiva sulla Cina, passata dall’essere l’odiato responsabile e diffusore del virus, anche con le sue omissioni (ed è la verità), a “deus ex machina”, salvifico e filantropico (per l’invio di strumenti nella maggior parte dei casi acquistati dal nostro governo e non donati). Se, tuttavia,…
Divampata all’inizio nel Nord Italia, la peste manzoniana del 1630 si diffuse progressivamente nel resto della Penisola. In Toscana, area che offre allo storico ed al ricercatore numerosi spunti di interesse per studiare il fenomeno e il suo impatto sull’Italia, fu portata in estate da un commerciante di Trespiano (un borgo vicino Firenze) che aveva violato il cordone sanitario, andando a Bologna. Non sono poche, come si può vedere e anche in questo caso, le similitudini con la situazione odierna. Dall’andamento altalenante, la pestilenza conobbe un picco elevatissimo nell’autunno del 1630, per poi calare tra la fine dell’inverno e l’inizio…