Interrogazione del Vicepresidente della Comm. Sanità Stefano Mugnai
E’ stato fatto tutto il necessario, per soccorrere l’uomo aullese in difficoltà respiratoria i cui familiari hanno chiamato il 118 ottenendo, pare, un’ambulanza priva del medico? L’uomo, che durante il trasporto ha avuto un arresto cardiaco, ha perso la vita. E adesso oltre ai familiari c’è la politica, a voler vederci chiaro in un’organizzazione dell’emergenza-urgenza che, sulla Lunigiana come in altre aree geograficamente più complesse, non ha mai convinto. Così, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo Forza Italia), già nella tarda serata di ieri aveva pronta un’interrogazione in cui chiede alla giunta regionale di effettuare le opportune verifiche sia sul caso specifico, sia in generale sullo stato del servizio sanitario. I fatti sono così ricostruiti nell’atto: «Il figlio di un ammalato di Aulla, in crisi respiratoria, avrebbe chiamato il 118 per soccorrere il padre chiedendo l’attivazione di medico che potesse partecipare ai soccorsi. La centrale operativa del 118, avente sede a Viareggio, avrebbe inviato un’ambulanza munita di due volontari e non del medico, così come richiesto dall’utente. Il paziente sarebbe stato trasportato all’Ospedale di Pontremoli per le cure del caso, ma durante il tragitto a causa di un arresto cardiaco sarebbe arrivato al nosocomio lunigianese privo di vita». Di preciso, dopo aver richiamato oltre alla vicenda anche l’attuale assetto del servizio di emergenza-urgenza, Mugnai domanda «se l’attuale organizzazione del 118 e del Pet (per Aulla, ndr) garantiscano il diritto alla salute» e «se siano state attivate tutte le procedure necessarie per prestare i soccorsi del caso all’ammalato aullese che purtroppo ha perso la vita».