L’Italia ha messo in atto e affrontato il “lockdown” più duro del mondo, più di quello predisposto dalla Cina (che era localizzato). Un caso forse unico nella Storia, per durata e proporzioni, mai visto neanche ai tempi delle grandi pestilenze o della Spagnola.
Chi, oggi, manifesta perplessità per l’avvio delle pur non eclatanti concessioni della “Fase 2”, non solo manca di rispetto al popolo italiano ed al suo sacrificio (il blocco è stato rispettato da oltre il 90% dei nostri connazionali) ma si dimostra lontano dalla realtà, non capendo o non volendo capire che una prosieguo delle restrizioni totali avrebbe determinato conseguenze, per tutti e ad ogni livello, ben più gravi e devastanti dello stesso Coronavirus.
Adesso abbiamo davanti un’altra incognita, ovvero l’ ondata di “fake news”, mistificazioni e alterazioni del fatto e della notizia che vari Attori, dai media alla politica, potrebbero riversarci addosso, per motivi diversi e differenti. Prepariamoci, volendo entrare nello specifico, alla comparsa di foto ritoccate o dalle prospettive ingannevoli che mostreranno piazze e strade piene di persone dimentiche della distanza di sicurezza e a titoli e notizie dal tono allarmistico su una ripresa dei contagi. Un potenziale attacco massiccio e massivo, al quale dovremmo rispondere colpo su colpo, come un difesa anti-missile.