1 – Regolamento Urbanistico.
Sottolineiamo l’importanza dei comitati “No Aru”. Luoghi di partecipazione che, nel solo interesse del bene comune, hanno colmato la mancanza di informazione e partecipazione dei partiti e dell’amministrazione comunale su un tema centrale ed del nostro territorio.
Chiediamo:
-il riconoscimento del grande lavoro svolto dai comitati e che venga accolta la loro proposta di eliminazione immediata (tramite osservazioni d’ufficio) degli ARU di: turano, rocca, quercioli, frigido, romagnano, castagnola.
-a fronte della concessione di nuove quote di edilizia residenziale negli Aru, una discussione urgente sul ritorno in termini di “interesse collettivo”,
Quindi: -verificare l’utilità delle opere pubbliche gia’ previste
-investire sul recupero degli edifici esistenti in degrado
-manutenzione delle strutture scolastiche
-potenziare gli impianti sportivi (partendo da quello di marina di massa).
2 Trasparenza su lavori ed appalti pubblici.
Come a Carrara e Montignoso chiediamo che venga istituito un registro informatico sul sito del Comune nel quale sia visibile, da parte di tutti i cittadini, per ogni opera :
-La relazione della spesa e degli obiettivi che tale opera pubblica intende raggiungere.
-Lo stato di avanzamento dell’opera pubblica:
-inizio e fine dei lavori
-prolungamenti dei tempi di esecuzione
-variazioni del progetto originale
-indicazione costi manutenzione ordinaria e progettazione
-esito certificato di collaudo dell’opera
-i riferimenti per poter visionare i progetti presso gli uffici comunali e in rete.
Chiediamo che sia sempre reso pubblico il criterio utilizzato dal Comune, nella chiamate dirette, per attingere a competenze quali: geometri, ingegneri, architetti, geologi e tutte le figure che rientrano nelle collaborazioni esterne.
Riteniamo sana prassi amministrativa la rotazione periodica di tutti i dirigenti dei diversi settori dell’amministrazione comunale.
3 Sanità. La sinergia con la Regione non può rimanere uno slogan. L’amministrazione comunale esprima una condivisione di fondo sul modello toscano, agendo per migliorarne i limiti nell’area vasta. Chiediamo, inoltre, che ci sia un forte impegno e investimento sulla sanità territoriale (prendere esempio da Carrara) che vede nel distretto sanitario di via Bassa Tambura una scelta di ripiego, non all’altezza delle sfide dei prossimi anni per una sanità efficiente e moderna. Il Comune indichi chiaramente a livello urbanistico dove intende collocare i servizi sanitari e, su questi obiettivi, chieda finanziamenti alla Regione.
4 Rifiuti. Occorre agire sulla leva fiscale. Chi più differenzia meno paga. Proposte già avanzate da parte nostra. I dati sulla differenziata, purtroppo, ci danno ragione.
Articolo Primo.