La notizia di questi giorni parla chiaro, siamo sommersi dallo smog! Oltre alle grande città, come Roma, Milano, Napoli, anche la Toscana, nelle aree comprese tra le provincie di Lucca, Prato, Pistoia e Firenze e della costa, si trova in condizioni critiche per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. La qualità dell’aria che respiriamo sta peggiorando, perciò come ben sapete, ogni città cerca di trovare una soluzione, per abbassare le emissioni e i livelli massimi d’inquinamento, stabili dalla legge.
Ma quali sono questi limiti?
È’ bene ricordare, che il limite stabilito dalla legge per l’inquinamento di Pm10 (cioè per le cosiddette polveri sottili) è fissato a 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Queste polveri sottili sono sopratutto il risultato del traffico automobilistico e della combustione. Causa di malattie pericolose per anziani, bambini e portatori di malattie cardiocircolatorie e respiratorie, l’inquinamento è un aspetto da non sottovalutare.
Nascono così, idee e progetti architettonici che tengono conto di questo crescente bisogno di aria pulita.
Edifici e strutture “green” effetto anti-smog, sono le nuove frontiere, in campo architettonico. Introduzione di materiali fotocatalitici e piante, sono gli ingredienti fondamentali dell’architettura anti-smog.
La necessità di ridurre l’inquinamento nei centri urbani, si sposa con l’alta densità edilizia, grazie alla progettazione di queste nuove strutture “mangia smog“, che usano semplicemente materiali fotocatalitici e piante, per eliminare le sostanze nocive. Non si consuma nuova energia, ma lo si fa in modo del tutto naturale. Largo quindi alla bioarchitettura e all’architettura organica!
Rampicanti, giardini pensili, pareti e tetti verdi, scelte ecologiche, che in assenza del verde pubblico, possono integrarsi anche in città, dove i cortili degli edifici sono di solito parcheggi per auto, in cui il verde non è presente.
Il rilascio di ossigeno da parte delle piante, e la loro capacità filtrante nei confronti degli inquinanti dell’aria, ci induce a considerare il verde un fattore imprescindibile e determinante per la qualità della vita in città, come valido strumento anti-smog.
Lo strato verde, per esempio in estate, evita l’accumulo del calore, perché lo filtra, producendo una ventilazione naturale. Un effetto fisico che garantisce 3-5 gradi in meno all’interno delle abitazioni. Tradotto vuol dire meno uso di condizionatori, e maggior risparmio energetico.
Gli ambienti restano più freschi in estate, mentre d’inverno le forme sempreverdi come l’edera a foglia larga, contribuiscono alla coibentazione, riducendo gli effetti di gelo.
Il verde perciò, può essere a tutti gli effetti un fattore capace di aumentare la vivibilità dei centri urbani, considerato l’effetto benefico che ha anche dal punto di vista psicologico per i cittadini.
Ed è proprio a Torino, una delle città con più alto tasso di inquinamento atmosferico, sorprendendo tutti, che si trova il “25 verde“, edificio green o sorta di foresta abitata, progettata dall’architetto Luciano Pia. Si tratta di una struttura di 5 piani, con 63 appartamenti, tutti diversi tra loro, circondati da 150 alberi ad alto fusto, che si possono vedere dai terrazzi, da altri 40 presenti nella corte giardino, e da tetti giardino all’ultimo piano. Una sorta di casa sugli alberi, come quella che sognano tutti i bambini, un vero e proprio polmone verde in mezzo alla città, situato in Via Chiambrera, a pochi passi dal parco del Valentino e dal centro storico della Fiat. Una idea eco-green, che favorisce anche la diminuzione dell’inquinamento acustico, oltre che quello atmosferico.
Ma di esempi di edifici attivi nella depurazione dell’aria ce ne sono altri.
Realizzato invece dallo Studio Boeri, il Bosco Verticale di Milano, è un altro esempio significativo in questo ambito di avanguardie. Il grattacielo, posto nella capitale lombarda, ospita sulle sue terrazze ben 10.000 metri quadrati di verde, tra alberi da alto fusto, arbusti e alberi di piccole dimensioni. Le piante fino a 5 metri funzionano come filtri naturali assorbendo gli inquinanti, e migliorano nel contempo la biodiversità.
L’enorme passo in avanti però è stato fatto soprattutto nella ricerca e nell’applicazione di nuovi materiali.
Ci spostiamo allora in Mexico City, dove La torre delle Especialidades, utilizza appunto, una seconda pelle in elementi ceramici fotocatalitici, per schermare la facciata, ed assorbire ogni giorno gli inquinanti prodotti da 8750 autovetture. Le speciali piastrelle sulla facciata, utilizzano il biossido di titanio per innescare reazioni chimiche, che vanno a distruggere la struttura molecolare dei batteri, ad eliminare gli odori, e ad abbattere le polveri sottili.
Non molto lontano poi, troviamo un capolavoro di architettura antismog, la chiesa di Dio Padre Misericordioso a Roma, costruita da Richard Meier, la cui particolarità è nella pavimentazione, in cemento autopulente, ideata da Italcementi. Questo rivestimento, oltre a rimanere costantemente igienizzato, utilizza la fotocatalisi per abbattere particolato ed odori sgradevoli.
Non possiamo di certo non menzionare però, la sede e simbolo di Expo 2015, il padiglione Italia, eccellenza più recente dell’architettura antismog. Il palazzo è stato realizzato in un particolare cemento biodinamico, ottenuto per 80% con materiali riciclati, provenienti dalle nostre cave di marmo di Carrara.
Il materiale impiegato, da poco commercializzato, oltre a distruggere batteri, particolato, e inquinanti, presenta straordinarie prestazioni di durabilità e lavorabilità.
Un incredibile esempio di ricerca e tecnologia nei materiali che avanza. E a questo punto chissà quali altre novità ci riserverà il 2016..!
Direi però che la soluzione migliore, rimane sempre quella di progettare con più verde, lasciare la macchina a casa, e camminare di più! Questo sì, che ridurrebbe lo smog!
Al prossimo anno!! Felice anno nuovo!
Brunetta Ulivi.
Foto 1: http://www.notiziemondoimmobiliare.it/il-bosco-verticale-e-il-grattacielo-piu-bello-del-mondo/
Foto 2; 4; 5: http://www.syncronia.com/alchimag-magazine/tendenze-green/bosco-verticale-forestazione-metropolitana/
Foto 3: http://gds.it/2015/11/15/il-bosco-verticale-di-milano-e-il-grattacielo-piu-bello-al-mondo-premiato-a-chicago-foto_436817/
Foto 6: http://ecoprospettive.com/le-tipologie-di-tetto-verde-2/
Foto 7: https://it.wikipedia.org/wiki/Tetto_verde
Foto 8: http://elegantembellishments.tumblr.com/post/33433133362/a-prosolve-de-polluting-facade-is-installed-at
Foto 9; 10: http://www.prosolve370e.com/home/
Foto 11: http://www.designboom.com/architecture/luciano-pia-25-verde-treehouse-torino-italy-03-13-2015/
Foto 12: http://www.huffingtonpost.it/2015/03/16/25-verde-progetto-luciano-pia-torino_n_6876244.html
Foto 13: http://www.greenews.info/wp-content/uploads/2012/06/D_3PIANO_DSC_7698.jpg
Foto 14: http://www.rcinews.it/2015/07/14/padiglione-italia-ecco-ledificio-evento/
Foto 15: http://www.klinamen.it/blog/?tag=milano-expo-2015
Foto 16: http://www.sandrini.it/projects/giardini-verticali/milano-pareti-vegetali-per-palazzo-beltrade/
Foto 17: http://www.architecturemark.com/portfolio.html
Foto 18: http://www.archilovers.com/stories/1670/vertical-garden.html
Foto 19: http://blog.fourshopping.it/2013/09/green-wall-di-patrick-blanc/