Il Presidente di Confartigianato Odontotecnici Toscana nonché Presidente degli Odontotecnici di Massa-Carrara Stefano Montali – è intervenuto allaudizione indetta ieri dalla III^ Commissione Consiliare, sottolineando la necessità di rivedere un inquadramento normativo ancorato ad un regio decreto del 1928.
La normativa che disciplina il settore ha sottolineato Montali – è inadeguata e giuridicamente obsoleta. Comprime in modo ingiustificato il ruolo professionale della professione odontotecnica italiana che alimenta un comparto produttivo, quello della fabbricazione dei dispositivi odontoiatrici, con un significativo impatto in termini di creazione di ricchezza nazionale, annoverando circa 13000 laboratori che impiegano circa 23000 addetti. Ne deriva la necessità di riconsiderare il quadro di riferimento alla luce della considerevole evoluzione della professione, delle tecniche e dei materiali utilizzati e della imprescindibile esigenza di tutela dei pazienti interessati dalle cure dellapparato dentale.
A più riprese in questi anni gli odontotecnici sono arrivati ad un passo dal riconoscimento della professione sanitaria e a più riprese il tutto si è bloccato per la fine anticipata di varie legislature. Dal 2014 la Categoria si è nuovamente attivata, su vari livelli istituzionali, per sollecitare la definizione del riconoscimento della professione odontotecnica. Alcune Regioni hanno già risposto. In particolare il Lazio, la Liguria, le Marche, il Piemonte hanno evidenziato, con mozioni dedicate, come la peculiarità del settore, limportanza della qualità delle lavorazioni eseguite a tutela dei cittadini-pazienti, siano elementi che militano in favore del riconoscimento della professione sanitaria odontotecnica; rilevando, altresì, come il riconoscimento darebbe una spinta ulteriore al percorso di crescita professionale della categoria e, quindi dellintero settore produttivo. Una mozione su cui presto si esprimerà, speriamo favorevolmente, anche la Toscana.
Sul versante comunitario la FEPPD (federation europeenné et internationale des patrons prothesistes dentaires) è attiva nel promuovere a livello europeo la libera circolazione delle professionalità e delle conoscenze odontotecniche e quindi al fine di assicurare una robusta e autorevole partecipazione italiana ai processi di crescita professionale in corso in ambito comunitario, il riconoscimento nazionale della professione sanitaria odontotecnica gioca un ruolo di primaria importanza. Gli odontotecnici italiani infatti sono chiamati a partecipare, in forza del piano dazione 2014-2016 della feppd, al processo di adozione di una carta professionale europea da parte della commissione europea. In particolare lultima assemblea feppd ha approvato una risoluzione che la impegna ad avviare azioni tese a ridurre le considerevoli discrepanze tra i livelli di formazione e qualificazione nei diversi stati membri.
Stefano Montali confida nellesito positivo della mozione già allordine del giorno del Consiglio Regionale e nellimpegno della Toscana a sollecitare il governo a riprendere il lavoro già svolto sul riconoscimento della professione odontotecnica a partire dallo schema daccordo del 2007.