Siamo stufi di sentire le solite fandonie pietistiche della CGIL e della nostra amministrazione comunale. Abbiamo già detto i nostri timori e le nostre sacrosante ragioni! Ma come la CGIL ci vogliamo ripetere:
- Non è vero che sono 40 famiglie ma molte molte di meno, anche noi siamo disoccupati e abbiamo persone da mantenere e mutui da pagare!
- I commercianti della disastrata Carrara sono in via di estinzione, a loro non pensa nessuno?
- Le cave del Sagro sono di Fivizzano e le abbiamo sopportate gratuitamente per tantissimo tempo a discapito del dissesto delle nostre strade. Quelle del Morlungo erano state chiuse già ai tempi del sindaco Segnanini perché cave poco buone che a coltivarle ci sarebbe stato un non rispetto per l’ambiente e un dissesto idrogeologico.
- Il periodo di transito non sarà solo di sei mesi, nessuno ha la bacchetta magica, bisogna (come abbiamo già detto) fare prima il progetto, poi dovrà essere approvato e, infine, fare la strada se Fivizzano avrà i soldi, perché finora ha vissuto sulle nostre spalle. Ma cosa fa il presidente del Parco delle Apuane in una situazione così contro l’ambiente? A fare i presidenti dei parchi ci dovrebbero andare persone amanti dell’ambiente, della natura e soprattutto rispettosi della salute dei cittadini, non permettere tutto quello che sta succedendo al Sagro.
- La nostra salute non conta proprio niente? Non siamo disposti a lasciar passare i camion in quanto trasgrediscono 2 sentenze del tribunale: non possono scendere in città perché sono di Fivizzano e prima di scendere in città hanno l’obbligo di passare dal lavaggio camion.
- Le bugie ditele ai vostri soci che noi ormai siamo stati abituati a sentirne di tutti i colori per oltre vent’anni (anche in tribunale) e le riconosciamo a fiuto. Prima dite che saranno solo 10 transiti, poi che saranno solo 5 cosa c’è ancora da dire…?
Per Carrara le nostre cave sono un “castigo di Dio” perché a chi le coltiva tutto è concesso e permesso e noi possiamo solo subirne le conseguenze.
Perché il sindaco non dà le dimissioni e non va a vivere con la sua famiglia in posti più sani e ameni dove si possa fare una vita tranquilla senza essere disturbati come siamo stati noi per oltre vent’anni dalle 6 del mattino fino a tarda sera? Noi gli concediamo di trasferirsi anche ora, di non aspettare il fine mandato così vivrà in posti bellissimi, con bellissimi viali profumati di incenso e non impolverati di marmettola come i nostri.
COMITATO S.O.S. CARRARA