A Pontremoli la magia del Natale continua. Manca poco ormai al ritorno alla quotidianità interrotta con l’arrivo delle festività, ma il comune del Campanone non ha certo intenzione di lasciare i cittadini “orfani” di tutte le iniziative organizzate in questo periodo.
Per questo nella giornata dedicata all’Epifania, tutti potranno contare su un ricco carnet di possibilità, per trascorrere insieme la giornata di festa. Alle 15:00 infatti, la vecchina più simpatica del mondo incontrerà i più piccoli in piazza Italia, con il tradizionale corteo delle auto d’epoca e del pittoresco trenino. Tutti potranno salire sui mezzi, per attraversare le vie del comune e vivere un pomeriggio davvero unico.
Non solo. Rimane a disposizione anche la pista di ghiaccio posta sempre in piazza Italia, un fiore all’occhiello del Natale pontremolese, che ha saputo attirare centinaia e centinaia di appassionati del pattinaggio. Ultimo appuntamento per la Vetrina della Città, dove il Villaggio di Babbo Natale è giunto ormai agli sgoccioli. Elfi e aiutanti saranno probabilmente coadiuvati dalla presenza della Befana, che attenderà quindi tutti coloro che vorranno giungere in questo piccolo mondo incantato per fargli visita.
Ancora a disposizione poi, i quasi cento presepi che hanno caratterizzato Pontremoli in questo Natale. Un vero e proprio percorso tra diverse natività, tutte da scoprire: da quelli siti nel Convento dei Cappuccini, circa quaranta, a quelli meccanici di Vignola e Mignegno, dall’opera posta nel quartiere del Bambarone, a Casa Corvi e a tutti quelli sparsi sul territorio, come alcuni allestiti nelle chiese. Senza dimenticare la tradizionale rassegna dei presepi posta all’interno delle stanze del Palazzo di Giustizia.
«Cento presepi a sottolineare l’importanza che questo simbolo ha nel cuore e nella mente di ognuno di noi – ha commentato il sindaco Lucia Baracchini -. Invito ad approfittare delle ultimissime giornate – ha proseguito il primo cittadino – in cui potrete ancora visitare questi luoghi. Ogni visita crea stupore e meraviglia nei più piccini, anche per le diverse tecniche o i differenti materiali utilizzati, e approfondisce il senso di appartenenza e di unità sia verso la nostra tradizione cristiana che verso la costruzione del domani da parte dei più grandi»