Questo venerdì 30 ottobre, alle ore 21,15, l’incontro pubblico settimanale presso il planetario comunale “A. Masani” di via Bassagrande a Marina di Carrara, affronterà un tema curioso ed interessante: “I movimenti nel cielo”. Come noto fino al 1543 (anno della pubblicazione del De Rivolutionibus da parte di Copernico) praticamente tutta l’umanità riteneva di vivere su di un pianeta immobile. Tutti i movimenti che osserviamo nel cielo (sorgere e tramontare del Sole, cambiamento delle stelle nel corso della notte e durante i diversi mesi dell’anno, fasi della Luna e movimenti dei pianeti) si pensava fossero dovuti a cause più o meno complesse, ma senza che la Terra avesse nessun rapporto con tali fenomeni. Gli antichi astronomi si basavano, infatti, sulla sensazione – che proviamo anche noi – di essere ben fermi, immobili, piantati al suolo. Questo, invece, accade solo perché non siamo in grado di percepire le velocità pazzesche che ci trascinano e che solo in seguito abbiamo scoperto e misurato (ad esempio gli 864.000 km all’ora con cui stiamo ruotando attorno al centro della nostra Via Lattea). Il paragone è con quello che proviamo quando siamo tranquillamente seduti in treno o su un aereo che procedono a velocità uniforme: se non guardiamo dal finestrino, la nostra sensazione è di essere fermi, e di poter passare, ad esempio, tranquillamente un oggetto al nostro vicino. Per uno che ci osservi dal suolo lo stesso gesto sembra avvenire mentre ci muoviamo ad alta velocità: è l’effetto della cosiddetta relatività galileiana. Nell’incontro si parlerà dei moti legati (direttamente od indirettamente) ai movimenti del pianeta Terra, e che mutano in continuazione il nostro “panorama” stellare. Dalla rotazione del nostro pianeta che genera il dì e la notte, al moto di rivoluzione che ci da le stagioni, dalla precessione e dalla nutazione, fino ai moti veri e propri delle stelle. Il tutto con la spiegazione della loro causa e di come avvengano. L’appuntamento al planetario si articola, come consueto, in tre parti. Oltre allo svolgimento del “tema” della serata, si avrà poi una simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e delle principali costellazioni visibili in questo periodo; con, meteorologia permettendo, uno spazio iniziale dedicato all’osservazione diretta all’aperto (grazie anche ai telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra cui la Luna ). Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms o segreteria telefonica (333/1731533), o tramite l’indirizzo planetario@comune.carrara.ms.it
Nell’immagine: Le due stelle più brillanti della costellazione del Centauro (a sinistra) e la Croce del Sud (al centro). Tali oggetti celesti, oggi invisibili dall’Italia, fino a 4000 anni fa splendevano anche nel cielo notturno dalla nostra zona. La loro “scomparsa” si deve ad un movimento lentissimo di oscillazione della Terra, che si compie in circa 26000 anni, denominato precessione degli equinozi e che venne scoperto, già nel II secolo AC, dall’astronomo greco Ipparco.