Venerdì prossimo, 23 settembre ore 21,15, il consueto appuntamento settimanale presso il planetario comunale “A. Masani” di via Bassagrande a Marina di Carrara, partirà dal tema “170 anni fa: la scoperta di Nettuno”. Esattamente il 23 settembre 1846, venne scoperto quello che è attualmente il pianeta più lontano del Sistema Solare. Beninteso tale “record” vale se ci limitiamo ai pianeti, dato che ci sono comete, pianeti nani, asteroidi che sono ancora più lontani, fino all’oggetto attualmente più distante dal Sole, che ruota attorno alla nostra stella a oltre 15 miliardi di chilometri (contro i 4 miliardi e mezzo di Nettuno). La scoperta di Nettuno segna uno dei punti più alti del astronomica classica di posizione, e della fisica legata alla gravità come enunciata da Newton oltre 150 anni prima. L’oggetto, infatti, venne previsto e calcolato a tavolino sulla base delle perturbazioni gravitazionali che esso produceva sull’orbita del pianeta precedente, Urano. Il tutto al termine di calcoli pazienti: con i mezzi dell’ epoca occorsero quasi due anni ai due matematici Leverrier (francese) e Adams (inglese) che ne calcolarono la posizione. Da allora Nettuno ha completato poco più di un’orbita attorno al Sole, dato che il suo periodo di rivoluzione è di quasi 165 anni. A tale vicenda epica è dedicata la prima parte dell’incontro. Seguiranno poi la simulazione, sotto la cupola del planetario, dei movimenti del cielo e le principali costellazioni visibili in questo periodo. Per finire, qualora le condizioni meteo lo permettano, con uno spazio finale dedicato all’osservazione diretta all’aperto (grazie anche a telescopi) dei principali oggetti astronomici visibili nel cielo in questo periodo (fra cui Marte, Saturno e lo stesso Nettuno). Data la capienza limitata dei locali, si suggerisce la segnalazione della propria partecipazione, via sms o telefonata (333/1731533), o tramite l’indirizzo planetario@comune.carrara.ms.it