Nuova tappa di avvicinamento di QuotidianoApuano alle elezioni regionali e nuova intervista: oggi è il turno del giovane leghista Nicola Iacopetti, che ci ha risposto in merito ai suoi progetti per il nostro territorio.
Nella provincia di Massa-Carrara, vi è una discreta presenza di insediamenti rom e sinti molti dei quali versano in situazioni di degenza, trascuratezza e degrado igienico-strutturale. Lega Nord ha assunto diverse volte posizioni forti, spesso additate dall’opinione pubblica come razziste, a questo proposito, in caso di una sua eventuale vittoria, quali soluzioni attuerebbe per risolvere tale problematica socio-ambientale?
Innanzitutto vi è da specificare la differenza tra campi regolari per i quali l’UE stanzia fondi vincolati, da quelli abusivi. Per i campi abusivi resto fermo sulle posizioni di Salvini, che mi ricorda molto Cofferati quando da Sindaco di Bologna salì lui stesso su una ruspa per radere al suolo un campo abusivo. In fondo, quando c’è da buttar giù qualcosa di abusivo, nessuno si fa scrupoli. Per i campi regolari, se non vi è niente da nascondere, sosterrei attivamente maggiori controlli da parte di Asl, forze dell’ordine e guardia di finanza, per valutare le condizioni igienico sanitarie, eventuali minori presenti e conti correnti. Ogni tanto sbuca qualche Porsche.
Quali sono i punti chiave della sua campagna elettorale?
Vado un po’ controcorrente, nel senso che sono talmente federalista che, prima della Toscana, viene il mio territorio, la mia provincia. La scarsa rappresentatività Apuana in consiglio, unita allo scarso interesse di chi si è piegato finora agli interessi di Firenze (leggi: Rossetti) si traduce in scelte politiche che ci vedono sempre penalizzati e in disparte, buoni solo a raccogliere le briciole o a essere cibo per sciacalli che non hanno avuto pietà neppure della sanità pubblica. Il mio obbiettivo è quello di dare a Massa Carrara un ruolo da protagonista in Regione. Voglio investimenti, lavoro, sostegno economico, peso politico
Diversi disastri ambientali hanno investito il territorio toscano, in particolare la provincia di Massa-Carrara, dimostrando una scarsa preparazione ad affrontare tali situazioni da parte delle strutture architettonico-ambientali di questa determinata zona. Nel suo programma elettorale c’è un piano di risoluzione per affrontare questi deficit di sicurezza?
I danni fatti ormai sembrano irreversibili. Ma prevenire è sempre meglio che curare, per cui punterei tutto su un fondo per la prevenzione e le emergenze che ci permetta di mettere in sicurezza le nostre colline e tutti i canali. Gran parte della colpa ricade anche sui condoni edilizi degli ultimi 40 anni…Tra l’altro io sono promotore dell’introduzione della responsabilità politica” a fianco di quelle civili e penali. Eri assessore alle infrastrutture e all’ambiente quando è accaduto il patatrack? Licenziamento immediato e ineleggibilità per 5 anni per te, licenziamento dagli uffici per dirigenti e tecnici con possibilità di riassunzione solo dopo tre anni e dopo gli accertamenti della magistratura sulle responsabilità civili e penali. Per le ditte che hanno eseguito i lavori, impossibilità di ripartecipare a qualunque asta fino ad accertamenti. E chi ha sbagliato paga. Se non si può fare affidamento sulla coscienza individuale, gli si impone. Vuole vedere che tutti farebbero più attenzione (vedi: Argine del Carrione). Stesso discorso vale per la Sanità, capito Sig. Rossi?
Si è parlato molto, in quest’ultimo periodo, di alcune anomalie riguardanti Gaia S.p.A. come la presenza in bolletta di un onere scaturito dalle agevolazioni concesse alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto del 2012, ma che a sua volta viene pagato da coloro che si trovano in situazioni di disagio causate dal sisma del 2013. Ad aggiungersi a questa polemica, va anche la presenza di alcuni debiti contratti con gli enti amministrativi comunali, che risultano parzialmente saldati o addirittura in sospeso. Lei come si pone riguardo a questa vicenda? Pensa che, nel caso fosse eletto consigliere regionale, prenderebbe dei provvedimenti chiarificatori a riguardo?
Sono tra i promotori del referendum per uscire da Gaia. Non le dico altro, se non che è un carrozzone schifoso che lucra su un bene primario come l’acqua. Sa dov’è possibile pagare le bollette di Gaia, dallo scorso novembre? Alle casse delle varie Coop…oltre che agli sportelli Mps. Al prossimo giro anche ai banchi accettazione dell’Asl? Che Gaia paghi i suoi debiti con le amministrazioni e poi esca di scena…il fatto poi che siano i sindaci a votare gli aumenti delle tariffe è vergognoso. Si mettano una mano sulla coscienza.