Proseguono le polemiche riguardo alla crisi societaria che ha investito Terme di Equi S.p.A., azienda partecipata del comune di Fivizzano responsabile della gestione della struttura termale, attualmente in stato di liquidazione. La minoranza fivizzanese nella persona di Giuliano Novelli, leader di Uniti per Vincere- Lega Nord, chiede delucidazioni rispetto a questo caso controverso che da tempo fa parlare di se sulla stampa locale. Le problematiche finanziarie sorte dopo l’arrivo di una cartella esattoriale, emessa dal Ministero dello Sviluppo Economico, per un obbligo restitutorio di 1.006.453,16 euro, hanno causato forti rimostranze da parte dell’opinione pubblica che più volte si è interrogata sul futuro dell’impianto, fonte di turismo e prestigio per il territorio della Valle del Lucido. “Nel Consiglio Comunale del 29 Dicembre 2014 –dichiara Novelli- avevo presentato una mozione sull’argomento per chiedere che venisse predisposta da parte dell’Amministrazione Comunale una relazione dettagliata sulla situazione finanziaria della società da inviare alla Corte dei Conti per accertare cause e responsabili della Liquidazione della Terme di Equi Spa. Non avendo ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi ricevuto alcuna risposta dall’Amministrazione ho deciso di predisporre un esposto per danno erariale da inviare alla Corte dei Conti della Toscana e alla Procura delle Repubblica di Massa Carrara, che presenterò alla popolazione sabato 11 aprile 2015 nella Sala dell’Ufficio de Turismo a Fivizzano alle ore 10,30, con un resoconto di quanto fatto nel mio primo anno di consiglio comunale. A conti fatti –prosegue l’esponente delle Lega Nord – la partecipazione azionaria del Comune di Fivizzano nella Terme di Equi era di 744.000€ ma a causa della perdite di bilancio della società termale è stata anno dopo anno svalutata e adesso nel Bilancio 2014 sarà zero, inoltre l’amministrazione vanta crediti per 332.000€ che difficilmente riuscirà a incassare in quanto la società è stata posta in liquidazione. A mio avviso, ma sarà poi la magistratura a far luce su quanto accaduto, sono stati compiuti degli errori da parte di chi ha amministrato la società e neppure gli uffici comunali hanno controllato gli atti posti in essere. Trattandosi di soldi pubblici – conclude- che derivano dalle tasse pagate dai cittadini è giusto che sia fatta la massima chiarezza possibile e che chi ha sbagliato paghi di tasca propria. Non vorrei comunque che questo mio atto venga strumentalizzato e utilizzato come pretesto per non fare aprire le Terme nel 2015. Come rappresentante di Uniti per Vincere sono favorevole al suo salvataggio e alla prosecuzione dell’attività per poter continuare a far vivere la Valle del Lucido e anche per le ricadute sociali, economiche e di immagine che hanno le Terme per il territorio“.