Si è svolta questa mattina, presso la sede dell’ufficio turistico fivizzanese, l’assemblea del gruppo Uniti per Vincere- Lega Nord per presentare alla popolazione le ragioni che hanno portato all’esposto inviato alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Massa Carrara, al fine di far luce sul piano di liquidazione della società Terme di Equi Spa. Tramite una relazione dettagliata, presentata da Mauro Boni, membro dello staff che coopera con il consigliere Novelli, è stata delineata la storia finanziaria e gestionale che ha caratterizzato lo stabile fin dai primi anni novanta. Da quest’ultima si evincono dati significatavi che dimostrano come più volte siano stati contratti debiti tra i diversi responsabili della struttura e le amministrazioni comunali susseguitesi nel corso del tempo, fino ad oggi con l’arrivo della, più volte citata, cartella esattoriale di 1.006.453,16 euro. Successivamente è intervenuta la candidata al consiglio regionale Erika Moscatelli, che ha espresso il suo dissenso riguardo alle innumerevoli situazioni di disagio che caratterizzano la Valle del Lucido, come la costante permanenza dei container adibiti a strutture scolastiche e il dissesto viario di Mezzana, impegnandosi in prima persona a voler far chiarezza su ogni punto oscuro di tali vicende. A concludere la conferenza ha provveduto Giuliano Novelli, leader di Uniti per Vincere, che raccontato ai presenti il suo primo anno di lavoro in consiglio comunale, come esponente di minoranza: “Ho ribadito più volte che il mio interesse è quello di collaborare con una giunta comunale impegnata a risolvere il problemi del territorio, ma mi rendo conto sempre di più che non è così. Durante questo primo anno di attività mi sono impegnato nel cercare di portare in consiglio le diverse difficoltà presenti nel territorio, ma purtroppo ho riscontrato una forte avversità nel volerle affrontare cercando di trovare soluzioni condivise da maggioranza e minoranza. Ciò che mi ha lasciato basito e a dir poco incredulo è stato il caso delle Terme, gestite come un piccolo serbatoio di voti e poltrone che a condotto all’attuale liquidazione“.